dopo aver terminato di lavorare al nostro gioco di carte collezionabili (più di tre anni di lavoro!), io e il mio socio ci siamo informati per una possibile autoproduzione, ma i costi troppo elevati ci hanno fatto capire che siamo costretti a rivolgerci ad una casa editrice (e un pò demoralizzati.. )
Beh, innanzitutto concordo con l’intervento di Paolo: in generale (e lo scrivo a beneficio dei vostri possibili emuli) è consigliabile informarsi sulle possibilità pratiche di realizzazione PRIMA di lavorarci per 3 anni
Poi, nella fattispecie, un collezionabile è molto dispendioso anche per una casa editrice.
Sinceramente, credo che al giorno d’oggi nessun collezionabile nasca più per iniziativa di un autore, ma che sia un progetto di marketing ben definito da parte di un editore, che di norma lavora con licenza (Wizards of Mickey, Yu-gi-oh ecc) e con una massiccia campagna pubblicitaria.
scoclol wrote:
il nostro quesito è: affidando il nostro gioco ad una casa editrice (piccola, non vogliamo neanche pensare di avere a che fare con le “major”^^), avremo la possibilità di continuare a lavorare al gioco e potere decisionale? se si, quanto? il gioco è nostro, scoprendo che ce lo potrebbero snaturare, facendolo diventare come a noi non piace, allora decideremmo di autoprodurcelo, piuttosto come non collezionabile…
Il fatto è che le uniche case editrici in grado di avviare un progetto di questo tipo sono quelle grandi.
comunque, venendo alle tue domande, l’autore è tutelato da contratto, di norma. Ovvero, deve approvare il progetto.
Detto questo, prendi in considerazione i seguenti fattori:
1-l’editore di norma ha più esperienza di mercato rispetto all’autore (soprattutto se esordiente)
2-l’editore investe denaro, quindi è quello che ha più interesse affinché il gioco venga bene e ben vendibile.
3-l’editore è più oggettivo nella valutazione, rispetto agli autori. Spesso l’autore è affezionato a una certa regola, o a una componente del gioco per motivi “affettivi”, mentre l’editore è maggiormente in grado di valutarne l’effettiva giocabilità e utilità.
Come ho avuto modo di dire più volte in passato, l’umiltà è fondamentale per realizzare un buon gioco. I consigli, quando sono giusti, vanno ascoltati sempre. Soprattutto se provengono da qualcuno che ha tutto l’interesse a sfornare un buon prodotto.
scoclol wrote:
decideremmo di autoprodurcelo, piuttosto come non collezionabile…
Come non collezionabile è mooolto più fattibile, sia da sottoporre a un editore, sia per un’autoproduzione!
scoclol wrote:
grazie in anticipo per le risposte!
p.s. la nostra intenzione era di proporlo alla post scriptum di novara, perciò se mariov potesse darci qualche informazione a proposito, sarebbe di grande aiuto
Prego
Manda pure il regolamento e qualche info sul gioco a info@psgiochi.com
poi potremo valutare insieme se e come pubblicare il gioco. Come forse già sai, noi forniamo un servizio di consulenza all’autoproduzione e potremmo farti un preventivo (ovviamente senza impegno) anche in tal senso.
Ciao,
Mario Sacchi – Post Scriptum
Mario Sacchi - Post Scriptum http://postscriptum-games.it Il mondo è bello perché è Mario