Considerazioni play-zuntzu-test:
Essendo il primissimo test mi sono permesso di simularlo con zuntzu e di proporlo ad alcuni autori di questo forum.
Nel prototipo zuntzu sono presenti dei segalini che nella realtà saranno sostituiti da matita e carta.
Il regolamento è stato spiegato a voce … la comprensione delle regole fuori dalla logica del mastermind sono filate lisce. Quando ho dovuto spiegare la regola fondamentale del mastermind ho vacillato … per un semplice motivo … ho scoperto che da piccolo giocavo con mastermind senza usare le annotazioni inerenti alle affermazioni basilari … non mi segnavo quanti colori erano nella posizione giusta e quanti erano i colori giusti nella posizione sbagliata … tenevo tutto a mente.
Non so come facevo da piccolo (ora non ci riuscirei), resta il fatto che nella variante del mastermind che ho proposto non c’era modo di segnarsi queste informazioni.
Un altro problema (ora risolto) è che tutti potevano risolvere la combinazione segreta di tutti e quindi c’era una concentrazione dei primi giocatori su un unico avversario, sfruttando così le informazioni ricevute dall’altro giocatore che ti precedeva. Ora si può risolvere solo la combinazione del giocatore alla sinistra.
Non so se proseguo, il mio intento era solo di dare nuove regole da adattare alle carte di UNO per farlo diventare un’altra cosa. Sicuramente è diventata un’altra cosa, magari orrida, ma un altra cosa. Tutto questo ovviamente senza nessuna presunzione editoriale.
Rigrazio Fantavir, Khoril ed il suo gentile amico, grazie di cuore.