Rispondi a: IDEAG 2010: Come è andata?

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fantavir
Ospite

Ciao,
ovviamente per prima cosa ringrazio l’organizzazione per tutto: so che si fanno il mazzo per fare le cose il meglio possibile. Grazie a tutti.

Più che fare un resoconto dei giochi provati miei e di altri, vorrei aggiungere qualcosa riguardo le vostre ‘critiche’.

Come detto da Paolo, un autore ‘onesto’ dovrebbe in genere provare e far provare un uguale numero di giochi. Questo sarebbe possibile se gli autori fossero in numero uguale a giocatori+editori, ma a causa della presenza della ludoteca e anche al fatto che gli editori+ospiti non erano noti agli autori novizi, gli autori erano in netta maggioranza.

Ora, volendo fare un confronto con le prime 2 edizioni, ritengo che forse a causa del numero elevato delle persone, sia più difficile l’interazione tra autori ‘anziani’ e quelli che partecipano per la prima volta… e anche provare più giochi.
Un dato su tutti: i primi anni tornavo a casa avendo provato circa 7 giochi miei e 7 giochi di altri. Qualcuno riusciva anche a provare 13 giochi di altri! Anche leggendo i vostri post, penso che quest’anno in pochi potranno dire la stessa cosa.

E’ vero che agli autori anziani, visto che si conoscono di più, viene più spontaneo provare i giochi a vicenda, ma a me è sembrato anche di vedere autori che non conoscevo spesso fermi al proprio tavolo. Quindi direi che, a parte la buona volontà e capacità di alcune persone di riuscire a provare i giochi di altri, la logistica e il numero di persone non ha favorito questo scambio. Parlo anche di capacità e dell’indole delle persone, in quanto io ad esempio, una volta terminata una partita, mi sono ritrovato a volte solo e quindi a vagare tra i tavoli nella speranza di inserirmi all’inizio di una partita o almeno di ascoltare e capire le regole dei giochi. Notando partite in corso e non sapendo che fare, dopo qualche minuto mi fermavo a fare 2 chiacchiere nei pressi dei tavoli della gente che conoscevo. Ad esempio, avrei voluto provare i giochi di persone di cui conoscevo solo i nick (come folken, pozzi, khoril) e quindi riuscire a scambiare qualche discorso anche con loro e conoscerli meglio, ma tra una cosa e l’altra non ci sono riuscito. Visto che erano impegnati in altre partite, mi sono presentato dicendo ‘ciao’ e poi basta, confidando che avremmo avuto modo di provarci i giochi a vicenda, ma poi ciò non è successo.

Riguardo la presenza di editori e ospiti, anche quest’anno… se li conoscevi da prima o avevi la fortuna di imbatterti a farci una partita insieme, bene, altrimenti amen. Sapevo che quest’anno si sarebbe fatto qualcosa in merito: ‘verranno presentati sul palco’, ‘ogni ospite/editore’ avrà il proprio tavolo, un po’ come al prototype review corner di Lucca, ma ciò non è successo.
Come esempio, riprendendo l’intervento di folken, forse la persona che cercava un astratto di massimo 15 minuti doveva essere qualcuno della Oliphante. Su un post di qualche giorno fa Walter aveva scritto che ci sarebbero stati anche loro. Ora, io avevo un prototipo astratto della durata di massimo 15 minuti, sapevo che forse ci sarebbe stato qualcuno dell’Oliphante, ma non lo conoscevo di persona. Sabato pomeriggio ho pensato di chiedere se fosse presente e chi fosse, ma non ho trovato qualcuno che sapesse dirmelo. Poi, preso dalle varie partite, la cosa mi è passata di mente, descrivendo i miei giochi ai 2/3 editori che già conoscevo e che ritenevo potessero essere interessati alle mie creazioni. Un po’ per sfiga, un po’ per i problemi sopra citati, un po’ per colpa mia, non sono riuscito a sfruttare questa occasione.

Una cosa non detta da altri. Non voglio polemizzare con l’organizzazione che ringrazio, ma anche questo è solo uno spunto di riflessione per cercare di migliorare: al contrario degli altri incontri IDG, a Piossasco gli autori pagano l’iscrizione. Gli altri anni erano presenti 4/5 ospiti, quest’anno mi sembra solo 2. Immagino si dovrà pagare la struttura del Mulino, i cartelloni, la campagna pubblicitaria per far venire giocatori e qualche altra cosa che mi sfugge. Ma quale beneficio trae l’autore dal pagare la quota di iscrizione? Se ti è difficile conoscere gli ospiti e nuovi editori, perché per il 90% è merito dell’iniziativa personale, e i giocatori vanno in ludoteca… paradossalmente, per l’autore può essere meglio una unica struttura più raccolta come la chiesa del secondo anno con i soli tavoli dedicati ai prototipi. Fare 2 eventi? IDEAG a gennaio e, in un altro periodo dell’anno, una sorta di ‘Giochi con l’autore’ (con giochi editi e la presenza di autori che si autoproducono, ci sanno fare con il pubblico o hanno giochi per giocatori occasionali)?

Avrei da rispondere alle proposte per il 2011, ma visto che è stato aperto il thread apposito, continuo il discorso lì.

Ciao e grazie a tutti!
Ovviamente non vedo l’ora di tornare :)
fantavir