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Anche io ritengo che il playtest da parte di giocatori occasionali non sia paragonabile a quello di un giocatore/autore/editore. Quando nel mio precedente post ho accennato alla suddivisione in 2 eventi con IDEAG da una parte e Ludoteca+Giochi con l’autore dall’altra (sulla falsa riga di Giocatorino) intendevo anche che la ludoteca non solo toglie giocatori occasionali al playtest dei prototipi ma anche il playtest da parte delle persone che si occupano della gestione della ludoteca, quindi immagino Tinuz e gli altri di giocatorino, che ritengo siano giocatori esperti.
D’altra parte, come dice linx, all’autore potrebbe intessare il parere del giocatore occasionale: in tal caso Giocatorino o creare un evento a parte a Piossasco può essere una buona opportunità. Io ho partecipato a Giocatorino qualche mese fa sia per provare giochi editi sia per provare i giochi a vicenda i giochi con gli altri autori presenti. Alla fine metà del tempo ho provato giochi editi, l’altra metà, visto che gli altri autori erano impegnati a far provare i loro giochi al pubblico passante nell’area Giochi con l’autore, a quel punto ho lasciato sul tavolo l’unico mio gioco adatto all’occasione (che si spiega in 5 minuti e si gioca in 20) e mi sono cimentato per la prima volta in questa cosa, facendolo provare a 2/3 famiglie che passavano vicino al mio tavolo. Ovviamente la grafica e l’approccio dell’autore con la gente fanno la loro parte… e io, al di là del loro classico ‘carino’ e delle domande sulla mia attività creativa, cercavo di cogliere quanto si stessero effettivamente divertendo attraverso i loro sguardi e il loro atteggiamento, e se il gioco era di facile apprendimento.
Riguardo il playtest da parte degli autori: pare che la proposta di dividere gli autori in gruppi per il solo sabato pomeriggio abbia ricevuto una certa adesione sull’altro post. Mettere 6 autori su 2 tavoli, con l’aggiunta di giocatori ed editori che si muovono a piacere può essere ok. Speriamo nella sua fattibilità o in un’ipotesi ancora migliore. Del resto c’è un anno di tempo per pensarci.
Riguardo la presenza di editori e ospiti, provo ad esprimere un mio precedente concetto in maniera diversa e migliore: ho la sensazione che all’atto pratico per l’autore medio/novizio non ci sia molta differenza tra piossasco e berceto. Colpa dell’autore che non sa sfruttare l’occasione al meglio? Se uno non si interessa di chi siano Bauza e Boelinger e non prova a scambiare 2 chiacchiere con loro o a testare i loro giochi o mostrare i propri… peggio per lui? I seminari di cui parlava Tanis o il corner alla lucca games potrebbero dare un valore aggiunto alla manifestazione. Sulla loro effettiva fattibilità, vedrà l’organizzazione.
Riguardo i pasti, come Paolo, anch’io consiglio la pizzeria cinese.
Rispondendo agli altri:
per khoril: tra fantavir e favar si trattava del sottoscritto.
per tanis: il gioco sui gangster (chiamato Malavita) era di karl. Chigaco outfit è un altro gioco con un’ambientazione simile.
per linx: per caso ti riferivi a noi 2 e alla nostra chiacchierata di domenica?
Ciao
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)