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Carissimi,
nonostante siano parecchi piossasco che manco, provo a dire la mia lo stesso, sperando di contribuire alla discussione.
Innanzitutto un saluto a tutti voi. Vi leggo quotidianamente e spesso trovo topic molto interessanti; purtroppo al momento non riesco a fare nulla di più, speriamo in futuro.
Capisco lo sfogo di lynx e secondo me è emerso un problema che era latente.
Evento Nazionale
Forse è questo il nodo cruciale che ha fatto scoppiare il bubbone; il fatto che vi siano 3 IDG all’anno e che quest’ultima stia diventando sempre più grossa, porta a pensarla come evento imperdibile, come un treno che passa 1 volta all’anno e che bisogna sfruttare al massimo; da qui il mio auspicio che IDG cresca non come dimensione ma come quantità di eventi; tra 1 evento nazionale o 12 IDG regionali, non ho dubbi e scelgo quest’ultima; 1 incontro al mese può rilassare quegli autori che hanno la frenesia di far provare i loro giochi
Editori
Disclaimer: lavorando anche come agente sono senz’altro di parte. Ma secondo me non sono necessari, sono una ciliegina sulla torta; è bene invitarne quanti più possibile, ma se vengono pochi o nessuno pazienza, non serve inseguirli. E io stesso non deciderei se partecipare in base a quanti ce ne sono. Per estremizzare il ragionamento, se un gioco non è pronto ha bisogno di playtesting, non di editori; se è pronto non ha bisogno di playtesting (e quindi di IDG) ma di editori che possono essere trovati alle convention o contattati privatamente
Caste
Questo il punto più cruciale di tutti e qui faccio outing rivelandomi in tutta la mia meschinità. Conoscendo un po’ tutti gli autori, so benissimo cosa posso aspettarmi da loro e so che alcuni fanno giochi più in linea ai miei gusti che di altri; e quindi mi viene spontaneo cercare di giocare ai loro giochi piuttosto che di altri autori, noti, o esordienti. Credo che sia umano: la paura di rimanere incastrato per un’ora o più in un gioco che, dopo 5 minuti di regole, so già che non mi piacerà (a prescindere dalla sua qualità) è molto forte.
Credo però di non essere l’unico ad agire così; come risolvere questo problema? da qui potrebbe nascere un interessante dibattito
Ludoteca
non so come è stata organizzata la cosa quindi rischio di dire cose che non c’entrano nulla, ma a livello generale, imho, giochi ufficiali e prototipi non andrebbero mai mischiati; è una lotta ad armi impari e io stesso, tra provare un mio proto o un gioco ufficiale nuovo non avrei dubbi; si vuole diffondere la cultura del gioco e fare proselitismo? ci sono le convention per questo
Playtesting tra autori o giocatori occasionali?
non ho dubbi che i playtesting con gente non del settore possono essere altrettanto utili che fatti con giocatori esperti (ma anche qui sono di parte, visto che recentemente faccio solo giochi per bambini o party games).
Ma a livello generale, dipende anche dallo stadio di avanzamento del gioco; se sono le primissime partite allora un test tra esperti può essere più utile; ma se è già abbastanza consolidato allora DEVE essere provato con quelli che rappresenntano il target finale e serve anche a capire se e quanto è semplice il gioco che si propone: a spiegare le regole in termini tecnici si impiega un decimo che a spiegarle in termini comuni a un babbano; ma finchè non lo si fa il potenziale problema della complessità non emerge perchè cose ovvie per noi non lo sono per altri
Direi che è tutto; in sintesi, ben vengano nuovi eventi IDG, che siano focalizzati al solo playtesting; convention più piccole e raccolte non faranno altro che aiutare sia i veterani che gli autori emergenti, smorzando l’egoismo latente di alcuni.
Saluti,
Carlo