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#12084
gabryk
Partecipante

Sono d’accordissimo con quanto detto, però una osservazione in merito a questa frase:

Parliamoci fuori dai denti: un autoprodotto difficilmente avrà gli standard qualitativi – a livello di materiali – di un gioco edito da chi ha mezzi maggiori. Difficilmente avrà playtest professionali, visto che la maggior parte dei test vengono fatti in fiera con persone non qualificate.
Spesso la grafica è scadente, o meglio: è molto buona a livello amatoriale ma, se confrontata con prodotti di pari fascia del mercato editoriale se ne vedono subito i limiti.

C’è da dire che spesso (troppo spesso) i giochi prodotti da case editrici o cmq con “mezzi maggiori” non è vero che abbiano grandi standard qualitativi. A volte mancano dei pezzi, a volte sbagliano a stampare le carte e mettono nella scatola un foglietto con l’errata corrige, a volte sono talmente sbilanciati che ti chiedi chi li abbia provati (scimmie urlatrici?).

Porto anche degli esempi tanto per accreditare quelle che sono solo parole: Twilight struggle, gioco bellissimo, pluripremiato e su cui quindi ci si poteva impegnare nella produzione con la sicurezza del successo nella prima versione è uscito con un tabellone che di fatto lo rendeva praticamente ingiocabile: fatto di carta sottile rispetto agli standard dei tabelloni, si alzava, si chiudeva, non stava mai fermo insomma. Hanno messo in commercio un nuovo tabellone, venduto da solo, allo stesso prezzo del gioco. Questo non è molto professionale. Cmq, alla seconda edizione hanno aggiunto il bel tabellone, e hanno aggiunto 6 carte, salvo poi sbagliarne 2. Fare 6 carte giuste non è che ci voglia una scienza… e invece no, fogliettino con errata corrige.

Galaxy trucker: nelle 2 scatole che ho visto, una aveva un foglio di segnalini in più, l’altra in meno. 2 su 2.

Ad astra: se un giocatore fa tutti i terraforming in fretta e usa le carte punteggio giuste vince di parecchie lunghezze. E non c’è santo, è proprio così. Chi cacchio l’ha testato sto gioco? E’ sbilanciatissimo!

Tutto per dire che la gente che di mestiere pubblica giochi, non è detto che sia più professionale degli autoproduttori secondo me.