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Sì, è vero, io ho esasperato la cosa, ma il concetto che volevo far intendere è che a volte la spiegazione di un gioco può essere noiosa e se uno già è prevenuto con una spiegazione boriosa è ancor più prevenuto, anche se il gioco magari è stupendo (penso, ad esempio, a “fantasmi in vendita” che a sentirlo spiegato e leggendo il manuale mi sono rotto le balle al primo minuto, poi vedendolo giocato e provandolo tutto sommato è veloce e molto divertente), quindi è più semplice spiegarle giocando le cose, basta un turno per spiegare tutto il regolamento nella maggiorparte dei casi.
Poi sono sicuro che gli agenti e gli editori o anche gli autori professionisti possono capire benissimo le meccaniche anche solo con la spiegazione a voce, ma se già sono prevenuti per svariati motivi, l’unica soluzione è quella di dire apertamente quale tipo di gioco ritengono interessante da provare in quel momento: cosìcché non mi impegno a spiegare il regolamento di risiko se vogliono testare qualcosa come il gioco dell’oca, col rischio che non mi prestino la minima attenzione.
Ritornando alla situazione che avevi proposto, era un sottolineare a priori che dalla spiegazione del regolamento si giudicava il gioco interessante o meno… allora, prima che ti spieghi nei dettagli come funziona la meccanica dei rifornimenti di armate in Risiko, tu che sei un probabile tester dimmi “no, guarda preferisco le paperelle e i dadi”…
Poi alla fine è vero che è indicativo (quindi non così facile come risoluzione)… ognuno si può porre in modo differente la mia, ripeto, era un’esasperazione da commedia degli equivoci
Post edited by: R.D. Hastur, at: 2010/01/25 22:05
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