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Plausi al tuo “coraggio” e presa di responsabilità, Favar. Ma non pensare mi riferissi particolarmente a te. In effetti la mia è una “sensazione” senza prove. Come si fa a provare una cosa del genere?
Sò che io stesso faccio fatica a non farmi cogliere da egoismo (un paio di playtest li ho negati pure io , quest’anno, e mi sono sentito una merda).
Gradirei non dover oscillare fra la sensazione di essere una merda e quella di essere un pirla per tutta la manifestazione. Ma mi pare di capire che ciò non è possibile.
E concordo sul fatto che si può solo peggiorare.
wallover wrote:
1) Per fare un playtest spesso non e’ necessario fare una partita intera.
Tra autori esperti e giocatori bravi, se ci sono problemi, questi saltano fuori dopo pochi turni.
I problemi che saltano fuori dopo pochi turni i giocatori esperti se li sono già corretti PRIMA di Piossasco in genere. E i primi giri spesso servono solo per capire come il gioco andrebbe giocato. Pure fra esperti. Le partite a giochi “non abbozzati” o “ingenui” VANNO giocate fino in fondo.
E questo peggiora il divario fra gli autori “esperti” che saranno impegnati al proprio gioco per intere partite e gli “inesperti” a cui concedi qualche turno.
wallover wrote:
2) Provare lo stesso gioco 4-5 volte non serve.
Per i motivi di cui sopra, dopo 2 max 3 test se ci sono dei difetti questi saranno gia’ stati individuati. A Piossasco ho sentito di giochi provati addirittura 7 volte, il che e’ assurdo se si pensa al tempo sottratto agli altri giochi e all’inutilita’ di un simile spreco di tempo. Inoltre cio’ va contro le regole di IDEAG, che se rispettate permetterebbero a tutti di avere un piu’ che sufficiente feedback sui propri progetti. Feedback che sara’ piu’ attendibile senza l’autore presente, perche’…
Provare il gioco più volte serve eccome. Ogni autore è affamato di playtest, che non sono mai abbastanza. E Piossasco è goloso proprio per questo.
E non raccontarmi che puoi anche fare altro mentre giocano. A te serve vedere COME gli altri giocano, perchè capisci come certi meccanismi vengano o meno assimilati e utilizzati.
I giocatori spesso possono comunicarti solo delle sensazioni: sei tu che vedi cosa nella partita non ha funzionato.
Un autore che mi chiede un playtest e abbandona il tavolo (magari abbandonandomi come è successo a spiegare agli altri giocatori delle regole che io ho intuito e gli altri giocatori no) è veramente scortese. O almeno io l’ho presa come una scortesia.
Grazie per essere venuto sui forum a discuterne, Wall
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
(da Flushed Away)