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Beh, è successo di recente (Play! 2010) di “unire le forze”, e mi sembra che il risultato sia stato più che soddisfacente.
Per PisaGioca abbiamo in mente uno step in più, per arricchire ancora di più l’area, e che si lega a stretto giro con le iniziative di CDD che spero di poter “presentare” entro la fine della prossima settimana.
A me non dispiace mai collaborare, nè m’interessa essere “referente unico” di qualcosa o di prendere i forzati applausi di un pubblico pagante.
In occasione di Play! abbiamo anche cercato di “defilare” i loghi delle associazioni promotrici rispetto ai ben più importanti loghi dei “progetti”, anche se avremmo avuto tutti i motivi del mondo per farci pubblicità sfrenata. Non vendendo niente abbiamo di fatto pagato solo per far vedere a tutti “come possono funzionare le cose”.
Col rischio, avendo un’area non commerciale, di essere percepiti come “una feature della fiera” (e credo che molti ci abbiano visti proprio così).
Ma è una condizione necessaria per non avere conflitti d’interessi: se devo vendere qualcosa, e soprattutto se il vendere dà “da mangiare” a me (o all’associazione, o al gruppo), il cruccio principale sarà “vendere”.
Impossibile scindere le due cose, l’abbiamo provato sulla nostra pelle a PisaGioca, che nel 2009 ha visto CDD presente anche con uno stand commerciale che “toglieva” volontari al resto delle attività (portate comunque avanti con successo, ma con un gran dispendio di energie).
E’ il motivo per cui nell’edizione 2010 non avremo un servizio di autofinanziamento tramite vendita: ci preme che le nostre forze vadano nella divulgazione, nel supporto agli autori, nei laboratori per le famiglie.
Scusate l’OT ma è funzionale al discorso seguente: fare divulgazione e informazione è una cosa seria e per nulla facile.
Lo sanno le associazioni, lo sanno i gruppi ludici come GiocaTorino, lo sanno Paolo, Walter, e tutti gli IDGini che hanno lavorato a eventi come Piossasco, Berceto, Sant’Omero e che tengono in piedi questo forum.
CDD e Terre Selvagge, da soli, pur con l’entusiasmo, le persone, la forza “economica” per prendere lo stand, non potevano far funzionare Giochi con l’Autore.
A Play! ho visto unite le forze di autori, editori, dimostratori, arbitri di torneo, associati e non.
Le case editrici hanno supportato anche economicamente (con i premi) i tornei della boardgame league e con “esperti” i colloqui con gli autori.
IDG ha fornito la “base” per gli ospiti, con grandi nomi di autori apprezzati anche all’estero, e ovviamente le idee (l’ispirazione a IDEAG non è certo un mistero).
Gimagiokè ci ha fornito un forum per i tornei.
Altri autori si sono aggiunti autonomamente donando un po’ del loro prezioso tempo.
Play! stessa si è attrezzata per venirci incontro, in molti sensi.
Questo per me è “collaborare”.
E direi che IDG e CDD, nel farlo, sono partiti molto bene
E’ il mio punto di vista: mi smentiscano Walter e Paolo se la pensano diversamente (ehi, spero proprio di no!)
Marco Valtriani
Red Glove Edizioni & Distribuzioni
Lead Designer
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Board Game Designers Italia