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Ciao, non so se conosci il gioco di narrazione Wraith: the Oblivion. Ho provato solo qualche partita ma mi pare decisamente in linea con la tua idea.
Purtroppo, W:tO non ha avuto il successo che, anche solo per le idee eccezionali, avrebbe meritato; non credo esista neanche una versione ita; puoi però farti un’idea scaricando questo kit introduttivo, gratis e in ita (fan-made, of course!):
Una descrizione da wiki:
I giocatori sono chiamati ad interpretare i wraith o fantasmi, esseri che per qualche motivo (forse l’aver lasciato qualcosa in sospeso nella propria vita passata?) sono bloccati nelle Terre dell’Ombra (Shadowlands). Sono morti, ma non sono riusciti a raggiungere ne l’inferno ne il paradiso. In questo vero e proprio purgatorio convivono quindi esseri umani di varie epoche che sono alla ricerca della salvezza o forse del modo per non essere dimenticati e cadere vittime dell’Oblio eterno, la dimenticanza. I wraith non sono però da soli nel loro viaggio: durante il trapasso dalla vita mortale allo stato di fantasma, la parte peggiore della persona, liberata dalle catene della carne, ora ha è diventata reale. Questa è l’ombra (Shadow) un’entità che può aiutare il wraith nel suo cammino anche se in realtà il suo scopo è uno solo: prendere il controllo. Un interessante meccanica a tal riguardo é appunto quella che permette ad un altro giocatore di interpretare l’ombra e quindi diventare la coscienza tentatrice e malvagia dietro alle azioni del personaggio
Come sempre, buon design! Saluti,
Claudio
ps. una volta avevo iniziato a creare un boardgame in cui i giocatori, durante il sonno, si davano battaglia nelle “terre di sogno”: disponevano ciascuno di un pool di carte con cui alterare in modo bizzarro e perverso il mondo in cui si trovavano, con i classici artifici dei sogni tipo: cerchi di scappare, ma le scale improvvisamente diventano collose, rallentandoti…usare le carte però consumava energia “onirica” per cui rischiavi il risveglio e la sconfitta automatica