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Ciao a tutti, “my 2 cents” come si dice
Giocatori: 2-6
Durata: breve
Componenti: quel che serve (penso a carte e qualche segnalino per effetti-punteggio ecc)
Alea: poco influente
Co-op/Comp: competitivo
Chi o cosa interpretano i giocatori?: consumatori di libri…topi, per la precisione (si, continuate a leggere)
Obiettivo: “divorare” libri ed “evolvere” fino ad arrivare al rango di topo capo-branco!
Allora, qualcuno ricorda il “caso letterario” di qualche anno fa? Un libro scritto da un esordiente totale, tale Sam Savage: il titolo era “Firmino” e parlava di ‘sto topo sfigato che, non avendo altro da mangiare (troppi fratelli…), si nutre di libri! Il libro non mi era piaciuto per niente (ah-ah, no, non l’ho mangiato, ma che simpatici), ennesimo esempio di come la pubblicità possa trasformare una nuvola in un elefante (comunque brava l’Einaudi a promuoverlo così bene), ma l’idea di fondo si potrebbe ben adattare ad un gioco 😆
Ogni giocatore è un sorcio il cui nido è sopra una vecchia biblioteca, sono a disposizione svariati libri diversi, più o meno spessi (> tempo di “mangiata & assimilazione”) e con effetti diversi: divorare un libro particolare permette di “imparare” ed evolvere certe proprie qualità, chessò, mangi “La lunga marcia” di Stephen King e aumenti la tua velocità +1 (per cui arriverai prima ai libri più sfiziosi); mangi l’Abbagnano di filosofia ed aumenti cervello +1, cosa che ti permette di affrontare testi più elevati, insomma avete capito.
Oltre che per evolversi, i libri servono per nutrimento per cui a volte si sarà costretti a mangiare senza imparare (meccanica da raffinare!). Oppure un ciclo nutrimento-sonno-veglia, non so.
Quando si mangia una quantità sufficiente di libri si può poi cercare di imporsi come capo-branco, anche in virtù della propria conoscenza superiore (meccanica da raffinare, bis!).