Rispondi a: il mito del BLIND TEST

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#14818
Mariov
Partecipante

Orpo. E su cosa si basavano le tue precedenti convinzioni??

non so su cosa si basassero, ma pensavo che il blind test fosse un passaggio necessario prima di arrivare all'editore. Pensavo che fosse assolutamente necessario fare precedere l'incontro con un editore con l'invio di un regolamento, invece qui scrivi che “l'ideale” sia spiegarlo di persona, magari intendevi “spiegare di persona ad un editore dopo che ha letto il regolamento”?

Sì, ovviamente è meglio se l'editore lo legge prima, e altrettanto ovviamente è meglio se è scritto in modo che lo CAPISCA!
L'ideale è che la lettura del regolamento lo solletichi a chiederti un incontro di persona dove gli spiegherai bene il gioco, col prototipo davanti.
Almeno personalmente preferisco che il gioco mi sia spiegato da chi lo conosce bene, piuttosto che lambiccarmi a capirlo dal regolamento.

Comunque, in certe manifestazioni, come per esempio IDG, è anche possibile sottoporre il gioco a un editore senza averglielo mai fatto leggere prima.
O a Essen: io ho un appuntamento per mostrare un gioco, di cui non sono sicuro che avrò il regolamento inglese in tempo. In tal caso vado su, glielo spiego, e poi se tengono il prototipo gli manderò il regolamento via mail, possibilmente blind playtestandolo prima :)

Mario Sacchi - Post Scriptum
http://postscriptum-games.it
Il mondo è bello perché è Mario