Visto da fuori…Succede quello che succede in ogni altro campo imprenditoriale. Dalle birre artigianali ai venditori di detersivi.
Concordo su questo punto
Diciamo che quando un settore si espande, e cominciano a girare più soldi, la cerchia delle persone interessate si allarga a dismisura. Fino a quando c'è poco margine il mondo ludico rimane un settore per appassionati, poi scatta la molla, da fuori sembra tutto rosa e fiori (cosa ci vuole, faccio un gioco e guadagno qualche soldo….) e allora via che chiunque si improvvisa autore, editore o semplicemente un esperto.
Vorrei anche aggiungere:
Che Il mondo del gioco specializzato non attraversa affatto un bel periodo, molti negozio chiudono e quelli che restano boccheggiano, in questo momento non esiste un gioco trainate nel mercato ludico (tipo Magic ,Yu-Gi-Ho! O Pokèmon agli inizi) questo rende il mercato del gioco (di conseguenza anche i board. ) insicuro.
Anche le case editrici di settore (italiane per lo più) passano da una mano all’altra troppo frettolosamente , non facendo altro che rendere il settore ancora più iinstabile.
Pensare che case editrici come EG. Ravensburgen. Giochi Preziosi non si avvicinano che marginalmente al settore specializzato fa pensare.
Nel nostro negozio, per fortuna ,abbiamo aggiunto il fumetto altrimenti sarebbero stati guai ancora più seri.
Certo lavorare nel mondo dei giochi è di per sé molto appagante ma al momento poco fruttuoso, si spera sempre nella novità “forte” che da un po’ di tempo manca.
Il quale oltre a portare respiro (guadagno) fa avvicinare al settore molti “aspiranti” giocatori la nostra linfa vitale.