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Quello del “punteggio minore fra X valori” credo sia un sistema di autobilanciamento introdotto da Knizia con Euphrat & Tigris, ma non c'è davvero niente di male nell'utilizzarlo (sarebbe un po' come dire che è sbagliato usare “i punti vittoria”): è una meccanica considerata talmente di base da essere “di pubblico dominio”.
Se ho ben capito, si assegnano dei personaggi (carte?) a cinque zone e si vince con una specie di sistema di maggioranze, prendendo punti diversi per ogni zona.
Immagino che ogni personaggio abbia anche qualche abilità speciale.
In pratica è un area majority in cui al posto dei cubetti si usano le carte, giusto?
Non sono sicuro che non esista già qualcosa di simile (così a occhio mi pare di no ma sarebbe bene controllare), ma l'idea è intrigante, soprattutto se i vari poteri dei personaggi possono interagire fra loro e soprattutto se l'acquisizione dei personaggi non è randomica.
Se invece i personaggi avessero solo i valori diversi lo vedo un po' troppo freddo e game-driven (ossia: gioco sempre un personaggio dove conviene, e dove conviene è abbastanza scontato).
Mi sfugge inoltre se si tratta di un card game puro, se c'è una plancia e se conquistare una data zona fornisce altri bonus oltre ai punti.
Prima di continuare a parlarne direi che serve qualche info in più
I personaggi sono effettivamente carte? Hanno dei poteri? Come si pescano/comprano/ottengono le carte?
Marco Valtriani
Red Glove Edizioni & Distribuzioni
Lead Designer
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Board Game Designers Italia