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Secondo me la categoria C deve essere a sua volta suddivisa.
Il metro da usare per la divisione deve essere il rapporto tra l'alea e la scelta (cosa che fatta in modo matematico è praticamente impossibile, si può andare a sboccio però), e comunque non si arriva ad una soluzione corretta: risiko per esempio è un gioco dove le scelte da fare sono tantissime ma comunque la fortuna rimane una componente essenziale, un po' più difficile è guardare la cosa al contrario, non penso siano molti i giochi con poche scelte ma comunque poca alea.
Di fatto se nel gioco è presente l'alea, rimane sempre e comunque l'elemento dominante (ammesso ovviamente che la partita sia computer vs computer, ovvero perfetta), però si può decidere quanto questo elemento può essere indirizzato o sfruttato a proprio piacimento, da questa suddivisione si dovrebbe arrivare alle sotto-categorie del gruppo C.
Io la roulette non la metterei tra i giochi dove è presente sia l'alea che la scelta: il fatto che si può puntare come e dove si vuole non influenza l'uscita di un numero, perciò va considerato un gioco di sola alea; poker e sette e mezzo invece sono giochi dove ci vuole si molta fortuna ma comunque l'iterazione tra i giocatori (mantenere il sangue freddo) è talmente alta da considerarsi elemento vero e proprio del gioco almeno quanto l'alea.
Dopo questa considerazione però sono convinto che una suddivisione dei giochi in categorie è assolutamente possibile, magari è anche divertente provare a farla.
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