Home › Forum › Meccaniche › Relazione tra aleatorietà e scelte › Rispondi a: Relazione tra aleatorietà e scelte
In realtà determinare l'ordine d'iniziativa nei giochi di combattimento o di controllo di territori (wargame e tattici) ritengo sia un fattore importante. In un gioco di combattimenti che rispetta il canonico senso orario darà al giocatore un fattore tatticamente rilevante sul giocatore che viene dopo di lui, anche in giochi dove viene fatto passare il segnalino primo giocatore: per la maggioranza delle volte avverrà lo stesso problema. In giocatori alle prime armi questo aspetto non traspare mentre traspare ai giocatori più navigati.
Di conseguenza ritengo che l'ordine di gioco classico sia un po' limitante ovvero esso stesso mini il concetto di uguaglianza tra i giocatori. Ritengo utile quindi riflettere su come ciò possa essere gestito.
Infatti si potrebbe definire che la posizione dei giocatori (in un gioco con ordine di iniziativa orario) sia un fattore casuale… più o meno rilevante… ma casuale. Ora si può valutare se e come potrebbe essere interessante trasformare questo fattore casuale in scelta.
Inoltre non è un assioma assoluto il fatto che i giocatori partano tutti ad armi pari…. per esempio Doom non sarebbe così affascinante se gli schieramenti fossero equipollenti.
Di certo dare a tutti i giocatori le stesse possibilità di vincere è sicuramente di base un focus da tenere ben presente nella realizzazione di un gioco.
Tornando poi al concetto di alea vs scelte…
premetto che trovo poco utile cercare di catalogare i giochi in categorie in funzione del fattore fortuna mentre trovo più interessante valutare il peso che questi 2 elementi hanno nella creazione di un gioco.
Che Risiko abbia entrambe le componenti ritengo sia indubbio… di certo però la stragrande maggioranza ha la percezione che Risiko sia un gioco che ruota attorno al fattore fortuna…
La stessa discussione potrebbe svilupparsi attorno a giochi complessi come warhammer… sebbene ritenga che per diversi motivi il fattore fortuna sia meno presente che in risiko….
Ho sempre ritenuto interessante la differenza tra i giochi con fattore fortuna più o meno presente… e io stesso mi son smaronato non poco a trovare algoritmi logici che mi permettessero (quindi anche ai giocatori) di gestire il fattore fortuna affrontando ovviamente anche il calcolo delle probabilità con l'ausilio di un amico che ci ha fatto un corso di laurea evi assicuro che la cosa pare essere tutt'altro che leggera.
A questo punto mi vien da spingere la discussione su “come” e “quando e se è il caso” di inserire il fattore fortuna e quanto è opportuno poterlo influire.
Che ne dite?
@littlee
il bluff io lo inserisco tra le scelte e le abilità.
" Mai giudicare lo sforzo dal risultato soprattutto se il buco e' piccolo"