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Se posso dire una cosa, le azioni in sè (dipendenti ed indipendenti) causano effetti e quelli andrebbero aggiunti.
Cioè: non me la sento di dire che passare dal via è una azione a priori.
Mi sento di dire che è un'azione dipendente (DEVI tirare i dadi, è la regola del gioco) e che solo l'effetto della casella “VIA!” è conosciuto a priori.
Provo a fre un piccolo schema:
Nel gioco monopoli se passi dal via guadagni 20k €.
Questa regola è basata su due cose:
-Azione “lancio dei dadi” dipendente (il gioco costringe al lancio dei dadi)
-Effetto a priori “Movimento” (non puoi scegliere se l'azione “lancio dei dadi” può far muoverti o meno, devi farlo e basta e quindi passerai per forza di cose prima o poi dal “Via!”)
-Effetto a priori “Casella Via!” (qualunque siano le scelte del turno di qualunque giocatore e qualunque siano le sue azioni egli ritirerà 20k € passando su questa casella)
E così via… l'azione è quindi non l'effettivo cambiamento (quello è l'effetto) ma il mezzo con il quale si attiva/ottiene/rende l'effetto.
In conclusione e in generale:
Un scelta serve ad ottenere effetti (dipendenti, indipendenti, a priori, ecc…) che influenzano l'andamento del gioco tramite specifiche azioni (indipendenti, dipendenti ecc…) inerenti alla scelta stessa.
Le scelte sono sempre derivate dai giocatori.
Le azioni (tranne se dipendenti dal gioco) sono sempre derivate da una scelta.
Gli effetti sono sempre derivati dalle azioni.
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