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Eco il mio report sui giochi provati. Ovviamente ho cercato di dire tutte le mie impressioni con dovizia di particolari agli autori, direttamente sul momento.
Spero di non dimenticare nessuno
CASTLES (Marco Pozzi):
ormai non è un mistero per nessuno: questo è il gioco su cui abbiamo messo le grinfie e che, a scanso di sorprese, dovremmo pubblicare nel 2011.
Ormai mi sembra praticamente a posto. Ovviamente si faranno ancora tanti playtest per bilanciarlo al meglio, ma come regole mi sembra che sia arrivato a un ottimo punto.
IL GIOCO SULLA PESCA DI CUI NON SO IL TITOLO (né il nome dell'autore):
mi piace l'idea del movimento dei pesci in base alle esche scelte. Ci sono anche altre idee interessanti, ma nel complesso è ancora molto acerbo. Vanno sistemate un po' di cose.
ISAAC (Wentu):
molto bello, anche se non ho mai vinto Semplice, ma non banale. Pubblicare gli astratti, si sa, è sempre difficile, ma questo ha le carte in regola.
GHOST TOWN (Alessandro Dentis):
Mi piace molto l'idea dell'approvvigionamento delle risorse tramite la mappa. Ho fatto parecchia fatica a giocarlo, ma non so se perché ero stanco io (il mio socio Matteo l'ha giocato senza problemi). Secondo me è comunque troppo complesso e ancora poco immediato: mi sembra difficile tradurre la scelta strategica (“voglio costruire quel palazzo lì”) nella scelta del dado da prendere.
RENDEZ VOUS (Giudigio):
mi è piaciuto. C'è tantissima interazione fra i giocatori, che lo rende divertente. La fortuna si sente molto, perché è la pallina estratta a dirmi cosa posso fare, ma nel complesso ci sono sempre scelte da fare. Carina anche la soluzione adottata per i giocatori “eliminati”, che in realtà forse si divertono anche di più (a questo proposito, attenzione a evitare che la gente faccia apposta a farsi eliminare).
Ho forti dubbi sull'effettivo bilanciamento delle posizioni di partenza…
ACCON (non ricordo i nomi degli autori):
belle idee, ma il gioco è ancora acerbo in certi aspetti, e soprattutto va bilanciato (principalmente cambiando muri e balestre). Dopo la partita abbiamo avuto un lungo scambio di impressioni, segno che il gioco aveva colpito sia me che Matteo. Riassumo le cose fondamentali: togliere il lato blu della città. Dare un senso al valore di attacco dei nemici, confrontandolo con quello dell'insieme dei difensori. Giocare solo una tessera a testa per turno, a costo di non attaccare. Chi attacca scelga sempre fra più di una tessera
ESPRESSO (Walter Obert):
idea geniale, come al solito, ma ancora tutta da sviluppare. Le combinazioni sono davvero troppo facili da fare.
WISHLUST (Predicatore):
tema sicuramente accattivante, ma secondo non lega molto con la meccanica di gioco. Un gioco sugli spogliarelli dovrebbe essere più “pesca e gioca”, mentre questo ha alcune meccaniche che lo complicano rendendolo più “game”, ma meno “party”. Solo che se fai un gioco sugli strip, la parte “party” deve essere la più importante.
GOODFELLAS (Walter Obert & Pierluca Zizzi):
buone idee, ma troppo caotico: in ogni turno posso piazzare su 7 caselle diverse, che possono produrre 14 o 15 effetti diversi (non solo diversi fra di loro, ma anche da turno a turno) e che vanno a incidere su 9 track diverse, che devono corrispondere agli obiettivi di gioco. Mi sembra francamente un po' troppo
Bella l'idea di non poter vincere se si arriva in cima alle track polizia o fama
Chi ho dimenticato?
Mario Sacchi - Post Scriptum
http://postscriptum-games.it
Il mondo è bello perché è Mario