Rispondi a: Case editrici aperte agli autori come noi.

Home Forum Pubblicare un gioco Case editrici aperte agli autori come noi. Rispondi a: Case editrici aperte agli autori come noi.

#17866
CMT
Partecipante

:(
Mi fate passare per quello che non sono :(

Non ho mai scritto che è inutile propormi i giochi via mail. Mai.

No, no assolutamente, non ho inteso questo.
D'altra parte dire a me (o a altri come me) che va bene mandarlo via mail ma comunque se ci sarà l'opportunità di pubblicarlo prima ci vediamo a una convention è uguale che dire “non mandarmelo”. Non per colpa del “ci vediamo” per colpa del “non ci posso venire”, che di sicuro è un problema mio ma che secondo me al giorno d'oggi è pienamente superabile.
A me piacerebbe venire a IDEAG, mi piacerebbe visitare tutte le singole convention (non è propriamente il mio sogno, ne ho altri, ma comunque mi piacerebbe molto), sono anni che mi piacerebbe andare a Lucca… ma non posso c'è poco da fare. Sono sempre date in cui lasciare il lavoro mi è impossibile, specie contando che oltre ai giorni della convention in sé me ne devo prendere liberi almeno altri due per il viaggio tra andata e ritorno.
L'unico spostamento annuale che mi concedo, per andare alla STICCON ogni Maggio, è sempre preceduto da salti mortali, e se le date si incastrano male devo dare forfait anche lì.
Non posso andare neanche a promuovere i miei libri che sono già belli e pubblicati e ne avrei tutto l'interesse (non è un'opportunità di pubblicazione, è cosa fatta).
Purtroppo i libri e i giochi non mi danno né mi daranno mai da mangiare, il lavoro d'ufficio sì.
Questo è il mio problema, altri potrebbero averne di diversi, da quello economico (viaggiare costa, specie se o prendi l'aereo o parti oggi e forse arrivi domani) a qualunque altra cosa. Che questo possa porre loro dei limiti in un mondo in cui ormai le informazioni viaggiano istantaneamente da e per ogni capo del mondo (e alla fine solo quello ci si deve scambiare, informazioni, né più né meno) faccio fatica a digerirlo, tutto qui.

Certo che, se uno ha un sogno, non vedo perché debba essere impossibile andare a incontrare chicchessia. Io nel 2006 sono andato a norimberga senza esperienza, senza contatti e, ora lo so, senza neanche un gioco all'altezza. Ma era il mio sogno e l'ho fatto, accettando il rischio di buttar via le centinaia di euro che ho speso.

Perché col sogno non ci campo e non ci mantengo la famiglia :-)
Ma poi io li spenderei anche dei soldi per spostarmi per le convention, anche senza opportunità e/o rientri di alcun genere (che poi, diciamocelo, anche se qualcuno mi pubblicasse un gioco già rientrare delle spese di viaggio sarebbe probabilmente una fortuna), se fossi libero di farlo. Ma se, per dirne una, fossi venuto a IDEAG portando qualcuno dei miei prototipi, avrei passato le giornate al telefono con l'ufficio (probabilmente pure a spese mie) e non a farli provare ai presenti.

Detto questo, a me non sembra di aver scritto alcun diktat: ripeto le mie parole:
“La chance alle mail l'ho sempre data, però, per un motivo o per l'altro, ho sempre pubblicato giochi che mi erano stati presentati di persona… Magari mi sarò perso qualche capolavoro, ma semplicemente è molto più difficile valutare correttamente il gioco, a distanza.”

Appunto. Se è possibile che tu ti sia perso un capolavoro per il problema del non incontrare l'autore, un non-autore-di-capolavori è meglio che eviti anche di sforzarsi, tutto qui. ^__^

Cérto