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Esito del Cimento
dunque inizio ringraziando i 3 concorrenti per la loro partecipazione, avete fatto sì che questo cimento prendesse spunto ho letto con piacere tutti e 3 i regolamenti e posto qui sotto le mie impressioni:
L'archivista (Littlee)
Il gioco è ambientato su una libreria da ordinare, come? impilando mattoncini di libri uno su l'altro, la meccanica ricorda la torre di dadi ma vengono aggiunti degli ostacoli al gioco per renderlo moooolto più “hardcore” (l'obbligo di una mano dietro la schiena, l'affidamento al gioco di squadra e l'inserimento di ostacoli fisici nel gioco), il gioco (almeno dal mio punto di vista) si adatta a un target di persone che puntano molto sui riflessi, sull'abilità manuale e sul tenere i nervi saldi sopratutto se hai quasi finito la torre e il tuo compagno più sprovveduto o impacciato la fa crollare . Vedo due aspetti negativi a mio giudizio:
Un aspetto che gioca molto contro il mio giudizio è come sottolineato dall'autore la necessità di sedersi distanti dal tavolo di gioco, (cito: “Ogni giocatore deve rimanere ad almeno mezzo metro dal tavolo, per evitare che scrolloni e vibrazioni facciano cadere la propria pila o quell'avversaria.”) secondo me è un aspetto che rende scomodo il giocatore e sono del parere che un giocatore non debba essere messo a affrontare il gioco sopratutto vista la mole di nervi che richiede il gioco in sè
L'altro aspetto è che per quel che ho visto manca la possibilità di scelta da parte dei giocatori (requisito 4), in quanto letto che le prove stesse sono scelte per tiro di dado o per un sistema di pesca e gioca.
Affinity (Fantavir)
In primis devo rivolgere le congratulazioni per il modo di esprimersi di quest'uomo il gioco si riesce a leggere velocemente e in maniera chiara e comprensibile e gli esempi dati sono più che esaustivi.
Il titolo racchiude in sè lo stesso scopo del gioco, di fatto è un party game a quiz, lo definirei l'alter ego del taboo dove le parole (o meglio dire frasi in questo caso) proibite sono invece date dalla capacità di scelta del giocatore nel decidere cosa sia più opportuno per dare l'input alla propria squadra prima delle altre. Caratteristica che mi ha colpito al pari è che il gioco c'è e prende a provarlo solo nel leggerlo, ha l'essenza del gioco di squadra e richiede poco materiale. Purtroppo bisogna tener conto di un aspetto a mio avviso importante, il gioco non prevede un sistema di gestione delle risposte per cui penso che giocandolo si crea la cosidetta caciara che non permette di stabilire in maniera semplice e oggettiva chi ha fatto per prima il punto della manche.
Torre di pizza (CMT)
Credo che CMT sia stato in una pizzeria americana prima di partorire questo gioco che dal mio punto di vista ne fa vedere di tutti i colori almeno per quel che riguarda l'ambientazione.
Scopo del gioco è sfornare una pizza, ma non certo una margherita o una biancaneve, ma la pizza che accompagneresti volentieri durante il pasto con uno jagermaister
Il sistema di gioco prevede delle scelte dettate dal tipo di ingrediente che serve ma anche da come ci si muove nel tabellone di gioco per agevolare la squadra o aggravare sulle altre. L'aspetto che mi è piaciuto di più sono le prove che non si basano su un'unica tipologia ma lasciano lo spazio che serve a ogni categoria di giocatore (dall'abile giocoliere, al signore dei quiz). Il materiale usato è vastissimo dal mio punto di vista e probabilmente ci si perde nel settarlo ma ci sta tutto considerandone l'uso fatto e l'ambientazione arricchisce molto la struttura del gioco dandone un aspetto buffo e divertente.
Dichiaro il vincitore di questo cimento CMT con l'indignazione dei pizzaioli che considerano la “Margherita” come “Signora delle Pizze”