Rispondi a: C’ è qualità nei giochi Tv, come Eredità, Milionario???

Home Forum Varie ed eventuali C’ è qualità nei giochi Tv, come Eredità, Milionario??? Rispondi a: C’ è qualità nei giochi Tv, come Eredità, Milionario???

#17997
Rayden
Partecipante

Del resto è risaputo che più il gioco è d'elite meno sono i fruitori… e questo vale anche per i boardgames, saranno sempre meno i giocatori di caylus rispetto a quelli di monopoli!

Questo lo ritengo falso. Il successo attuale di un gioco non è determinato da quanto sia ben fatto (dire d'élite è tautologico: un gioco per pochi è giocato da pochi… certo!, immagino intendessi “progettato bene“, nel senso che comunemente gli si da in questo sito), ma da altri fattori, quali ad esempio quelli tradizionali (v. Tombola), le spinte commerciali (v. Monopoli, Cluedo, ecc.), i marchi, ecc.
Ci sono due controesempi che si possono fare per confutare questa affermazione: 1) esistono giochi di ottima qualità e che sono popolarissimi, come gli scacchi, il calcio e il nascondino, 2) se io facessi un gioco brutto, non solo non diverrebbe popolare, ma non verrebbe nemmeno pubblicato!

Il discorso sulla cultura in CVEM è sicuramente fuori tema (non solo del thread, ma anche del sito!), ma se vogliamo proseguirlo ugualmente, mi limito a sottolineare che forse il tuo unico errore è quello di confondere il concetto di “apprendere nozioni” con quello di “costruire cultura”. Riconosco che sono concetti simili ma, se ci pensate, profondamente diversi, a tal punto da cambiare la mentalità di un popolo. E se lo ribadisco qui, col rischio di offendere, non è di certo per ottenere applausi, ma per far riflettere al costo di ricevere improperi.

Il gioco se è fatto bene piace a chi gioca, invece in TV deve piacere a chi guarda, per cui prima di gioco deve essere spettacolo.

Questa invece mi sembra una considerazione importante, che sarà pure banale ma è senz'altro utile che venga tirata fuori.
Tuttavia, esistono tantissimi giochi ben fatti che appassionano chi li guarda enormemente di più degli show televisivi: gli sport. Quindi, a mio parere non è impossibile a priori unire la qualità del gioco con il successo di pubblico.

Sempre con riferimento a Rayden, non so perchè odi il genere di giochi alla Trivial. A me piacerebbe molto se fosse ben fatto. Il vero grande difetto è quello che hai sottolineato nell'assurdità delle domande.
Se vendessero set di carte tematiche, con domande ben strutturate sui vari settori dello scibile umano a me piacerebbe tantissimo!

Ritengo il Trivial noioso, fortunoso, ma soprattutto diseducativo. Sul mio commento al gioco sulla Tana dei Goblin sono stato ben più duro di ora contro questo gioco…

– Non e' vero che i giochi televisivi siano tutti banali domande e risposte. Ad esempio La ruota della fortuna ha la sua dote di fortuna (come e' giusto che sia) ma richiede anche abilità. Non a caso credo sia uno dei più longevi e diffusi TV show.

Ah, è vero. Ma è l'unico barlume di scelta “tattica” dato in un gioco televisivo? O ci sono altri esempi?

– L'abilità dei giocatori non deve essere determinante, per evitare che concorrenti troppo forti “ammazzino” l'interesse del pubblico. Con i quiz l'errore e' sempre in agguato e anche una domanda semplice puo' essere sconosciuta al super esperto. Se si tratta di pura strategia con certi personaggi si andrebbe avanti per anni prima di vederli perdere.

Su questo non sono d'accordo. Esistono infiniti modi per ovviare a questo problema, qualora sia necessario: ad esempio, prevedere una regola che penalizzi il “campione in carica” sempre più man mano che macina puntate…

– Applicare eventuali strategie, tipo l'ordine dei concorrenti in i Soliti Ignoti, limita il potere della regia.

Questo è vero, ma ciò non toglie che sia possibile progettare giochi ben fatti che tengano conto, tra le altre cose, anche del potere da lasciare alla regia.

– Infine esprimo una opinione controcorrente, a favore del nozionismo: dopo decenni di critiche c'e' chi oggi ne riscopre i lati positivi. Perche' in fin dei conti nozione significa informazione. Tutti i processi cognitivi partono dall'assimilazione di semplici dati, che devono essere presi così come sono: nozioni. Prese da sole significano poco ma se mettiamo tante informazioni basiche assieme e le sappiamo relazionare e rielaborare ecco che si inizia a vederne l'utilità. Ovviamente da sola non serve a quasi niente… un mio semplice pensiero.

Da studente specializzando in Didattica, su questo non sono AFFATTO d'accordo. Ma la tua opinione fa riferimento a fonti che non citi, quindi non posso proseguire costruttivamente la discussione.

Comunque, a parte questi discorsi fuori tema, e nell'ottica di rispostare la discussione su argomenti interessanti agli utenti di IdG, quello che voglio sostenere è che, secondo me, i giochi in TV potrebbero essere migliori se progettati da esperti, e intendo migliori da ogni punto di vista, soprattutto da quello di chi vuole che quel format frutti tanti soldi.
Ciononosante, mi rendo conto di essere una voce fuori dal coro (non solo qui dentro, ma nel mondo, visto che attualmente pare che non ci siano game designer professionisti a progettare giochi per la televisione), e quando mi capita così per prima cosa mi chiedo se non sono io il matto. Ma visto che ci ho riflettuto a lungo, e finora nessuno ha dato risposte che mi hanno convinto del contrario, continuo a rimanere della mia idea, pronto ad essere contraddetto.