Oddio, no!
Non c'entra veramente nulla.
Arkham Horror è uno dei giochi che più detesto sulla faccia del mondo ludico a causa dell'ambientazione… sempre ovviamente “con rispetto”, per quello che comunque è indubbiamente un grande successo commerciale.
La cosa che non mi va giù è il fatto che ci si trovi di continuo a sparare agli Orrori Lovecraftiani, il che ha senso come una macchina per affilare il burro. Dei racconti dello scrittore di Providence nel gioco c'è giusto qualche nome.
Al di là di questo (gusti personali), AH è un cooperativo “all'americana” (tiri di dado con bonus e malus, item collection, e una valanga di carte da pescare, combattimenti, mostro finale).
011 assolutamente no.
Prima di tutto, il gioco è competitivo (i personaggi hanno un fine comune, i giocatori no). I giocatori non usano un singolo personaggio, ma ne scelgono uno diverso ogni turno (usufruendo dei suoi “poteri”) e muovono quello sulla plancia.
C'è una ricerca di indizi, ma in comune con AH c'è solo il nome (“clues”), la funzione di tali indizi è completamente diversa (in AH servono a chiudere i portali, in 011 a potenziare le azioni che servono alla risoluzione dei vari enigmi).
L'impianto di 011 è eurogame, non ci sono bonus, malus, dadi, e simili, non c'è la “crescita del proprio PG”, o il mostrone finale da abbattere a colpi di canne mozze.
Però l'ambientazione è fortissima, e legata indissolubilmente alle meccaniche: non è “freddo”, non è un gioco di calcolo e sviluppo… è un'avventura.
Temo che l'unico modo per capirci qualcosa sia provarlo 
Non dico che sia un capolavoro, ma posso assicurarti che ci abbiamo messo parecchio impegno nello svilupparlo in modo che fosse originale senza perdere funzionalità.
Marco Valtriani
Red Glove Edizioni & Distribuzioni
Lead Designer
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Board Game Designers Italia