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Vabbè, a 'sto punto dico anche io la mia.
Allora, prima di tutto quoto praticamente tutto quello che ha detto Paolo.
Innanzitutto, un discorso che inizia con con “potremmo procedere legalmente” non comincia bene. Continuare su quella strada per la vicenda segnalata, inoltre, dimostra una certa superficialità nel dichiarare l'uso di un mezzo legale.
Per denunciare per diffamazione bisogna che “da uno scritto si può risalire all'oggetto della diffamazione, ed in maniera tale da lederne l’onorabilità”, e ovviamente la cosa va provata, altrimenti il mondo ruoterebbe intorno alle accuse per diffamazione e alle contro-denunce per calunnia.
Il post di Icata, a parte che non si riferisce esplicitamente a nessuno di voi, non è “lesivo della vostra onorabilità”.
Se denunciassi tutti quelli che fanno una battuta su di me o sul mio lavoro, vivrei in tribunale.
Quella di passare alle vie legali (per una segata del genere, poi!), invece, è una minaccia, e io quando sento delle minacce (anche rivolte a terzi), mi indispongo.
Avevo già risposto a un paio di PM a Giovanni in privato, esponendogli i miei dubbi sulla vostra attività, e rimango della mia idea: per fare l'editore servono una preparazione e delle competenze di alto livello che si formano con gli anni.
Giovanni mi ha risposto, molto gentilmente, descrivendomi tutto il suo team, il vostro percorso, le figure professionali, e tutto quanto.
Una descrizione appassionata e che incute anche timore: la prima cosa che ho pensato è stata “azz, ma questi sono davvero una grossa ditta!”
Però… c'è un però.
Scusatemi ma sono uno di quelli che le cose le dice in faccia.
Dopo tutta 'sta fanfara, i playtest professionali, e tutto quanto, prendo la preview di Street Fighter Soccer (che è il prodotto con cui vi siete “presentati”), e noto le seguenti cose:
1) Le illustrazioni. Le illustrazioni non sono “orripilanti”, ma sicuramente non sono fatte da un professionista.
2) L'impaginazione e il layout. Di nuovo: dignitosa, ma la scelta dei font e alcuni interventi di spacing fanno pensare a un lavoro amatoriale.
3) Il testo. Divertente, senza dubbio, e originale. Però sembra che manchi un po' di controllo “redazionale”: qualche formula colloquiale che mal si adatta a un regolamento, alcune ripetizioni, piccoli refusi.
Un'opera prima che a livello amatoriale avrebbe tutte le ragioni di questo mondo di esistere e di essere giocata e apprezzata, ma che stride un po' con l'immagine che volete dare di voi.
Non intendo essere rude, o scortese, ma veramente presentandovi con un'opera prima del genere sperate di riuscire a dare l'impressione di un gruppo che ok, non ne capirà granchè di game design ma che comunque ha le palle quadre a livello di contatti coi professionisti, playtest, marketing, etc etc?
Se c'è qualcosa che “lede l'immagine” che volete dare della vostra Società seria, beh, temo sia più la preview di Street Fighter Soccer che non il post di Icata.
Se, come credo, i due progetti sono due cose distinte (da un lato un vecchio gioco di Giovanni, che lui ha voluto mettere in vendita per soddisfazione personale, dall'altro una nascente casa editrice professionale che fa tutt'altro e che partirà in futuro con progetti di alto livello), beh, vi raccomando caldamente di trovare una soluzione per separare le due cose perchè – come ha detto Paolo – “il problema è che non si è mai capito chi fosse questo Vasquas. A volte un autore entusiasta, a volte un tecnofilo professionista del playtest, a volte un autoproduttore di print and play, a volte futuro editore con grandi aspettative”.
Detto questo, spero che la cosa si “chiarisca” e che VasQuas editrice abbia una lunga e fortunata vita editoriale, perchè comunque la passione c'è ed è un motore importante per qualsiasi attività, insieme all'umiltà e alla voglia di crescere, imparare e migliorarsi.
Marco Valtriani
Red Glove Edizioni & Distribuzioni
Lead Designer
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Board Game Designers Italia