Siccome si può sempre migliorare, giusto alcune osservazioni: – i relatori dei seminari potevano essere dotati di microfono. non so se per scelta o per necessità, ma si poteva dotare di microfono . OK pochi, ma buoni. Però… se anche uno avesse voluto partecipare, avrebbe avuto difficoltà ad ascoltare anche sedendosi in seconda fila. Chi non era a conoscenza dell'evento, sentendo parlare qualcuno al microfono, si sarebbe potuto fermare ad ascoltare se fosse stato interessato.
Verissimo, “colpa” nostra. Abbiamo deciso di evitare i microfoni per non essere invasivi nei confronti dei dintorni e dei giocatori dei tornei, ma non è stata una mossa efficace. Quest'anno purtroppo è mancata la presenza di ospiti internazionali “di gran fama” (c'era Howard Cephas, persona squisita e competente, ma che di sicuro non attrae le masse come Knizia e Friese) e una comunicazione puntuale da parte di Play! riguardo agli incontri, e questo ha relegato quella parte di attività in secondo piano rispetto alla BoardGameLeague che, invece, con 9 tornei e 4 finali nazionali faceva decisamente la parte del leone. Insomma, se l'anno scorso GcA era il motore e la BGL era il rimorchio, quest'anno le parti si sono un po' invertite. Col tempo e l'esperienza, siamo sicuri, troveremo il giusto grado d'interazione (possibilmente indiretta e con pochi tiri di dado).
Per i badge… bisognerebbe organizzarsi “a parte”. E' un discorso antipatico ma GcA non ha modi di reperire fondi (è tutto gratis), già sostiene diverse spese (banner, programmi, impianto audio, video, etc etc), e soprattutto impegna diverse persone in maniera del tutto volontaria… e anche fare dei badge porta via tempo e risorse.
E' il motivo per cui sono “gradite” le iniziative tipo il quaderno dei cimenti che, indipendentemente dal grado di successo, sono “pensate&realizzate” direttamente da chi le propone
Moglie
come hai fatto a introdurla al mondo ludico?? essendo anchio sposato…
…facendola giocare? Scherzi a parte, Francesca è socia fondatrice di CDD, mi ha sempre seguito alle fiere dandosi da fare, penso che dopo di me sia la CDDina che conosce meglio il mondo ludico, tanto da fare da “tutor” ai nuovi iscritti. Si occupa principalmente dei rapporti fra CDD e gli autori ospiti dei vari eventi visto che parla 4 lingue ed è paziente e gentile (a differenza di me che sono un bastardo sociopatico). In poche parole non è stato necessario “introdurla al gioco”: si è appassionata da sola sia al gioco in sé che alla divulgazione. (ma questo temo sia un po' OT)