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Allora, forse meglio spiegare alcune cose.
Quello che hai fatto tu è un prototipo (puoi usare quello che ti pare come prototipo basta che sia funzionale, che ci sia la foto di Del Piero o del tuo cane fa lo stesso).
Quando presenti un gioco ad un editore (dopo aver testato il tutto per bene anche al di fuori del tuo solito giro) presenti una o più meccaniche integrate in un sistema il più possibile equilibrato (e divertente).
Ovviamente sei partito dal tema nel tuo caso (il calcio) per cui tutto quello che ci gira attorno è preso da questo mondo (che ne so esoneri, contratti, allenamenti ecc…) che vengono regolati da una serie di norme e meccaniche (che ne so comprare carte con del fantacredito, tirare un dado, fare 100 flessioni a una mano…).
Quando parli di una società capace di strutturare il gioco perché sta diventando troppo complesso chiedi a questa fantomatica società di fare una parte del lavoro che in realtà devi fare tu game designer, vale a dire il cammino verso un prodotto finito e funzionale.
Quando presenti il gioco deve essere ben chiaro il target, la sua durata, come funziona, devi aver vagliato ogni cavillo per fare in modo che non si inceppi e devi avere ben presente quali sono tutti i materiali che il gioco richiede di modo che chi ti ascolta faccia le sue valutazioni (esempio… cosa? una scatola con 10000 carte, 66 dadi, una plancia modulare in mogano e 482 segnalini di cartone? No grazie non ci interessa).
Di solito, solo se il prodotto (già in una fase di sviluppo avanzata) viene considerato interessante è possibile che ti chiedano di rivedere questa o quella regola o componente per motivi economici, pratici o altro.
Se poi il tuo gioco del Calcio diventa un gioco sul Canottaggio o un gestionale nell'Antica Roma (perché magari le meccaniche erano più interessanti del tema), questo sta all'editore deciderlo e sarà lui ad avere l'ultima parola…
Un ultima considerazione sul calcio nei giochi da tavolo. Periodicamente un tot di persone provano a proporre un gioco sul calcio come grande novità che sbancherà il mondo dei giochi da tavolo, ma il problema è che simulare l'attività sportiva entro i canoni del gioco da tavolo è molto difficile e può dare risultati non appaganti per molti appassionati dello sport simulato, d'altra parte ci sono editori come Ghenos che invece sta portando avanti la sua linea editoriale proprio con le simulazioni sportive.
Prova a guardare il topic su Assist the Game! gioco autoprodotto che sta suscitando l'interesse di qualche editore dopo un po' di anni di gavetta.
Con questo non era mia intenzione scoraggiarti ma solo farti vedere il tutto da una nuova prospettiva sperando che ti sia di aiuto per raggiungere il tuo obiettivo. Io pensa sono partito volendo fare un gioco comico su supereroi inventati pensando che fosse il gioco più figo del mondo, ora sto lavorando su nuove idee e quel progetto l'ho accantonato sperando di poter riusare alcune meccaniche che funzionavano in un prodotto migliore… insomma sbagliando si impara
Intanto benvenuto e non smettere di divertirti a creare e a giocare…di sicuro è la strada giusta!
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