Io mi presenterò con tre giochi nello zaino, due completi ormai da un paio di annetti (ma chi ha il tempo di farli “girare” per mostrarli?) e uno più recente (il “più bello”, mi dicono… mi fido).
NESSUNO dei tre ha la grafica definitiva, sono tutti prototipi comunque ben comprensibili.
– Tucson City: card game western in cui i giocatori concorrono alla costruzione della città di Tucson a metà 1800. Gioco di carte di media complessità (sul livello di Race for the Galaxy, per dire) da 2 a 4 giocatori, inclusivo delle meccaniche del poker e di un sistema dinamico di obiettivi di fine partita. Moooolto playtestato. Durata media: 30/45 minuti.
– Bomarzo: gioco in stile “tedesco” per 2-4 giocatori dotato di un setup iniziale dinamico e casuale che garantisce una certa varietà delle partite. Anche questo assai testato e calibrato per durare un'oretta. Include un pizzico di gestione di risorse, un pochino di obiettivi segreti e poca componente aleatoria. MOOOOLTO legato all'ambientazione.
– Gnominia: che probabilmente prenderà il nuovo titolo Alea Regis. Interpretazione “dadosa” del concetto di deck-building tanto diffuso negli ultimi tempi. No, tranquilli, senza usare centinaia di dadi – è composto solo da qualche plancetta, un mazzo di carte e 12 semplici dadi a 6 facce (quelli tanto cari, coi puntini da uno a sei…). Per 1-4 giocatori (quindi, fruibile in solitario, anche con 3 livelli di difficoltà) e doppia plancia (me la immagino double-face) per due approcci differenti, uno con più interattività tra giocatori e l'altro maggiormente orientato al “mi zappo il mio orticello”. Durata: 20/30 minuti.
Sono tre giochi completi e, come ho scritto, testati abbastanza a fondo.
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Stefano "Stef" Castelli