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Di base mi incuriosiscono Tuckson City e Space Outpost, più che altro perchè sono ambientazioni a cui ho pensato anche io più volte senza portarle troppo avanti (…) e mi piacerebbe che qualcun'altro ne abbia tirato fuori qualcosa di interessante.
Io più che altro proporrò:
la versione plancettata di Successione, deckbuilding di ambientazione medievale dove si possono giocare carte nei mazzi altrui per ordire intrighi e bisogna tenere a bada l'insoddisfazione popolare che cresce con un utilizzo intensivo delle proprie risorse.
Flipstone: un gestionale family (per quanto possa io concepire tale genere) preistorico dove famigliole vestite in leopardato cercano di campare e prosperare (magari facendo scoperte epocali tipo il fuoco e la ruota) affidandosi alla divinazione tramite lancio di ossicine per prevedere le variazioni del tempo, le natalità e la buona caccia. Interessanti meccaniche di base con scelte profonde ma di semplice applicazione e un'impatto grafico vivacissimo, con tanto di fiume che cresce allagando terreni circostanti.
Porterò poi Lalonde, gioco di colonizzazione spaziale ispirato alla saga dell'Alba della notte di H.P. Hamilton concepito e sviluppato quando i boardgames di fantascienza non se li filava nessuno e pertanto messo dolorosamente nel cassetto giusto per farlo provare a Pozzi e a chi ne è incuriosito.
Mi dava soddisfazione come gioco “da intera serata” e l'ho perso per strada quando ho tentato una virata per renderlo “a punti” cannando nell'inserire un paio di elementi nuovi (mi dispiace Tanis per quella partita). Ora dovrò capire da dove ripartire per questo nuovo test. Anche perchè ha ancora elementi interessanti, non è caduto nell'obsolescenza anche dopo anni.
Bello che vengano quelli del pulzillo. Chissà che scoprano che ci sono idee migliori nei prototipi che nei giochi editi. Sarebbe bello anche si presentassero anche come autori, così al contempo capirebbero le problematiche che stanno dietro alla creazione dei giochi e che sviluppassero un minimo di sensibilità verso chi comunque ce l'ha messa tutta per fare del suo meglio.
IDEAG poi ha bisogno di tester che parlino senza peli sulla lingua.
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
(da Flushed Away)