A me non danno fastidio i no ma i ni tirati alla lunga e senza una giustificazione e facendo promesse non mantenute. Con la Ravensburger ho avuto un veloce e intensissimo scambio di email (riguardo Konos) fatte con un inglese a dir poco maccaronico poi la mia spedizione, poi il loro reale play test (me ne sono accorto dall'usura dei materiali) e poi restituzione (non richiesta) del prototipo con un rifiuto giustificato (e condiviso da parte mia) e firmato su carta. Se la Ravensburger è quello che è e R&P ha chiuso ci sarà un perchè…
Ma non c'è bisogno di essere la Ravensburger per comportarsi come la Ravensburger… Di editori seri è pieno il mondo
Ma grazie! onorato. Comunque dietro a questo numero c'è il trucco dato che è stato un megaordine fatto da un solo cliente (appunto Focus)….senza questi i numeri sarebbero sempre stati bassi anche se all'inizio la mia esperienza di fiera con i miei prototipi era stata molto positiva (almeno per me)
Gli ho anche dato 7.5 su BGG, se è per quello Comunque gli astratti sono davvero un mondo difficile in cui lavorare. Non è affatto facile fare i numeri
Non abbiamo mai fatto astratti e non abbiamo i canali adatti a distribuirli
Ma vi ho fornito io il distributore…qual'è il problema?
Di sicuro Oliphante è un ottimo partner per il gioco, molto più adatto di noi
Ma lui è distributore e voi i produttori.
La fai un po' semplice… Non basta avere un solo distributore in un solo Paese per pubblicare un gioco, specialmente se di un genere mai pubblicato prima (da noi)
Vero che esistono editori esordienti (ho messo in piedi il servizio di consulenza di PS proprio per loro!), ma proprio in quanto tali difficilmente ti possono dare percentuali alte. Per loro le possibilità di guadagno sono molto più difficili che per gli altri!
forse non mi sono spiegato volevo dire che ci sono autori esordienti e produttori esordienti e questi ultimi dovrebbero alzare la quota per compensare.
Per compensare cosa??? Un editore esordiente ha un sacco di spese e di difficoltà in più rispetto a uno già consolidato. Non vedo come (né perché) possa decidere di aumentare ulteriormente i propri costi se non è necessario. Poi è ovvio che se un esordiente pubblica un gioco di Knizia gli darà più del 5%, ma dipende dal fatto che è Knizia, non dall'editore.
Ma partendo dalle case piccole, poi si può anche arrivare a Ravensburger, no?
Assolutamente no. Io ho esordito lavorando per Focus Brain Trainer (come molti altri), pubblico sul Sunday Telegraph da più di 3 anni ora pubblico su una rivista americana (credo una delle più importanti (o almeno questo è quello che pensavo prima di pubblicarci sopra))….ma fossi riuscito a trovare un piccolo editore con il quale pubblicare O_o se rispondono picche devo pure sentirmi onorato….e il più delle volte bisogna tirarglielo fuori con la forza chiamandoli decine di volte…. Secondo me tutto ha un perchè: che i piccoli sono piccoli proprio perchè hanno una mentalità piccola?
Un consiglio agli autori esordienti. Nelle fiere evitate i piccoli ma mirate in alto.
Sei troppo drastico come al solito, quindi lo sarò altrettanto: il tuo consiglio è sbagliatissimo. Senza gli editori piccoli ci sarebbero semplicemente meno autori editi. E riguardo alla mentalità, ognuno ha la sua. Ci sono editori che iniziano alla grande e restano grandi, editori che iniziano piccoli e si ingrandiscono sempre più, e altri ancora che iniziano grandi e spariscono in un anno. Ti potrei fare nomi ed esempi, ma non sarebbe carino. Il fatto è che la mentalità non dipende dal giro d'affari, ma dal modo di lavorare.
Ciao, Mario
Mario Sacchi - Post Scriptum http://postscriptum-games.it Il mondo è bello perché è Mario