Rispondi a: Censimento degli autori e dei loro giochi

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#24737
Wentu
Partecipante

Anche perché spesso gli astratti non perdonano: se tu sei più forte di me è facile che mi batterai sempre, quindi che perdiamo entrambi interesse a giocarci :(

Qui non sono d'accordo. Il fatto che un gioco sia per due giocatori non vuol dire che verrà sempre giocato solo dalle stesse due persone.

E spesso se in un gioco da più giocatori gioca uno molto più forte degli altri, è lui che vince (certo, non sempre). E' normale che un gioco da N giocatori non abbia questo problema più che altro perchè si tende a giocare poche volte tanti giochi invece che tante volte pochi giochi, quindi non si vede la supremazia di uno rispetto agli altri.

Io credo che il vero “problema” degli astratti commercialmente sia che un astratto ti dà l'idea di un gioco dove c'è troppo da pensare senza appigli alla realtà che ti aiutano.
Magari in un gioco di conquista devi pensare a tantissimi fattori ma vedi sulla plancia tanti tuoi soldatini in un punto e capisci che li sei forte.
Prima di interpretare correttamente la situazione su “scacchiera” devi applicare la tua mente ad un livello più asciutto, più astratto appunto, senza l'appiglio di qualcosa di reale. Se c'è un vero tema, è come se una parte del lavoro mentale venisse fatto a livello più istintuale e quindi percepito come meno pesante.
Questa differenza stimola alcune persone e spaventa tante altre persone. “Ah no, gli astratti non mi piacciono, c'è troppo da pensare” è una cosa che ho sentito più di una volta. Come se a Puerto Rico tu potessi pensare poco! Ma è così.
C'è una parte di giocatori che adorano proprio la sfida mentale ridotta ai minimi termini, ma la maggior parte preferisce altro.

Mi scuso per la deragliata OT…

ciao

W.

... e adesso vediamo cosa succede.