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Questa differenza stimola alcune persone e spaventa tante altre persone. “Ah no, gli astratti non mi piacciono, c'è troppo da pensare” è una cosa che ho sentito più di una volta.
Ai Giochi Sforzeschi di Milano si avvicinano due persone al mio Konos: sono un maschio e una femmina. Il maschio chiede alla femmina di poter giocare. Lei risponde esattamente quello che hai scritto sopra. Giocano lo stesso. Dopo un po' mancando gli anelli (elemento fondamentale per il gioco) si ingegnano e usano altri oggetti per sopperire a tale mancanza arrivando così alla fine della partita. Alla fine vince lei e lei stessa mi chiede se era in vendita.
Questo insegna che non ci sono persone non adatte agli astratti o chiuse mentalmente ma solo giochi astratti sbagliati o per usare un eufemismo “bioenergeticamente” molto impegnativi. In Konos accumuli e questa formula di capitalizzazione ludica produce una inevitabile soddisfazione.
Francesco