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Per ora ho trovato questo:
La nascita di Magic…
Magic the Gathering, nasce una dozzina di anni fa, a inventarlo un professore di matematica con la passione di giochi: Richard Garfield. Richard ha passato l'adolescenza tra scacchi, poker, giochi di ruolo e computer, lui, però, come ammette, i giochi migliori se li è sempre fatti da solo, perché nessuno riusciva a interessarlo a lungo.
Come si gioca a Magic? Innanzitutto va detto che si tratta di una via di mezzo tra un gioco di carte e un gioco di ruolo. I giocatori vestono il ruolo di maghi che lottano tra loro. Alla partenza ognuno ha un mazzo intero di carte, che riproducono creature fantastiche e 20 punti vita. Alla fine vince chi riesce a annullare il punteggio dell' avversario.
Come viene in mente a un matematico di inventarsi un nuovo gioco di carte ? Alla domanda, risponde Garfield: “Perché un creatore di giochi decide di studiare matematica ?. Ho iniziato a creare giochi a 13 anni, e ho sempre avuto l' idea di trasformare la mia passione in una professione. Ho scelto di studiare matematica proprio perché questa materia ha molto in comune con i giochi, come la creazione di eleganti strutture astratte e la soluzione di problemi mentali. Il primo passo nella creazione di Magic è stato rendermi conto che può funzionare un gioco nel quale ciascun giocatore usa un proprio mazzo. Dopodiché il problema è stato la costruzione di un sistema di regole dove non vincesse semplicemente chi ha più carte. Ho ideato il metodo del “costo” delle carte, per bilanciare la loro potenza nel gioco, in modo tale che alcune carte potessero essere giocate all' inizio del gioco e altre solo più avanti. Probabilmente, tutti i buoni giocatori hanno almeno un po' di intuito matematico. Per esempio, nella costruzione del mazzo, una mente matematica è sicuramente più abile nel valutare i vantaggi di ogni strategia. Dal punto di vista razionale, una carta che si è rivelata inutile per 99 volte su cento va sostituita, nonostante sia più facile ricordare quell' unica volta in cui ha evitato una sconfitta in modo spettacolare”.
Il meccanismo geniale di Magic nasce proprio da una delle sue riflessioni matematico-ludiche: “Desideravo qualcosa che andasse oltre la scatola. Regole piuttosto semplici, ma variazioni pressoché infinite. Ho pensato a delle carte speciali che potessero dettare o sovvertire di volta in volta le regole. Si creavano così una serie di combinazioni mai del tutto dominabili. Un gioco in cui proprio come nella magia non si sa mai dove si va a finire. L'ambientazione fantasy in questo mi offriva una libertà creativa senza limiti. E poi volevo che fosse il giocatore a creare il suo gioco, e non il contrario”. Ecco perché in Magic ognuno si costruisce il suo personale mazzo di carte. Garfield ammette che il vero segreto del gioco è che: “In qualunque gioco ci sono due tipi di persone: gli innovatori e gli affinatori. I primi sono quelli che scoprono, inventano, intraprendono nuove strade. Gli altri sono quelli che imparano a memoria il percorso e alla lunga non commettono più errori, diventano imbattibili. Magic cambia ogni anno, per questo è dedicato agli innovatori”.
Se trovo altro aggiungo
Boardgame Medioevo Universale
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