Home › Forum › Pubblicare un gioco › Limiti e Regole dell’Autoproduzione… dubbi… › Rispondi a: Limiti e Regole dell’Autoproduzione… dubbi…
Oibò. Ormai sono fuori dal giro, per fortuna.
Comunque: tempo fa Luca Bellini (bellalli qui su IDG) aveva redatto un documento, con l'azzeccatissimo titolo di “artigianato ludico”, che dovrei avere da qualche parte. Magari se lui ci legge riesce a postarlo più velocemente di me. Questo se quello che vuoi fare è, per l'appunto, un'autoproduzione artigianale.
Altrimenti, se quello che vuoi è fare un gioco che sia in linea con gli standard di mercato, ossia un gioco uguale a quelli che vedi nei negozi (e soprattutto che finisca davvero nei negozi), temo che ti servirà qualcosa in più che “voglia di fare, scelta dei materiali, forme e misure giuste”. Ti servirà una ditta (individuale, snc, vedi tu), ti serviranno persone con le giuste competenze (tester, grafico, illustratore, revisore di bozze, etc) a meno che tu non voglia fare tutto da solo – e se non sei un genio che non ha bisogno di dormire qualcosa non verrà “benissimo”, nessuno sa fare davvero tutto. L'ideale sarebbe fare un business plan, capire che direzione prenderà la tua ditta: farai un gioco solo? ne farai altri? saranno tutti tuoi? sei sicuro che riuscirai a tenere un buon ritmo creativo, o ti ritroverai a fare giochini scarni per mettere in tasca due soldi? Infine, ma sto sicuramente dimenticando qualche pezzo, ti serviranno i canali distributivi, ossia quei tizi che, in cambio di una sostanziosa fetta della torta, si prenderanno l'onere di scarrozzare le tue scatole nei negozi dei rispettivi paesi. Come diceva Frankenstein Junior, si può fare. Ma non è così facile, specialmente quando arrivano le tasse
Marco Valtriani
Red Glove Edizioni & Distribuzioni
Lead Designer
--
Board Game Designers Italia