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E' proprio qui il punto, non intendo “cambiare un valore perchè sgrava” ma cambiareadattaresistemare tutto un set di carte, ovviamente è la strada più ardua perchè, come tu accennavi, non si deve snaturare il gioco ma è quella che secondo me porta ai risultati migliori. Questa è una strada che più il gioco è sviluppato più è difficile intraprendere….. ma non impossibile.
Uno sforzo che mi son ritrovato spesso a fare è quello di provare a mettere in discussione meccaniche eo parametri che a un certo punto mi ero detto: “Finalmente questo aspetto è a posto e sicuramente non lo toccherò più”.
Rendersene conto è difficile,
Ammetterlo è dura,
Ridiscutere tutta quella parte sapendo che ad essa erano legati gli equilibri di tutto il gioco è devastante….
ho abortito dei giochi interi facendo ciò ( Bugs nda per chi ha avuto la malaugurata sfortuna di provarlo) ed è stato giusto così…. dalle loro ceneri sono nate cose decisamente migliori …
Penso che ad un certo punto dello sviluppo il gioco acquisisca personalità propria e non si possa più fargli “fare quello che vuoi”, ci sono cose che vanno bene e altre alle quali è meglio rinunciare per il bene del gioco e questo sempre nell'ottica di realizzare la migliore versione possibile di quel gioco.
Una cosa sono i bugs ed una cosa sono i miglioramenti che si possono apportare alle regole del gioco.
Anche senza bugs, un gioco è sempre perfezionabile ma non si potrà mai raggiungere la perfezione assoluta.
Sul punto mi ha colpito quanto dichiarato in un'intervista da Leo Colovini che considera il più grande rammarico per un autore pensare ad una soluzione migliore per il gioco solo dopo la sua pubblicazione.
Cmq la ricetta per non pensare sempre di migliorare un gioco c'è…basta pensare alla creazione di un nuovo gioco.
La vita è una cosa seria...per fortuna c'è il gioco! (A. Randolph)