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Non c'è una risposta giusta alla domanda…
Inventi un gioco perché ti scatta qualcosa in mente. C'è chi parte dall'ambientazione perché gli piace o l'ha colpito in qualche modo (ormai ci sono giochi ambientati su qualsiasi cosa ti viene in mente… questo non deve scoraggiarti, se valido anche il tuo avrà il suo diritto di esistere).
Cowboy, antichi romani, alieni, malattie, zombie, medioevo ecc…
I più scafati (cioè chi ha giocato/conosce parecchi giochi), possono partire da una meccanica che gli piace o li ha colpiti (deck building, set collection, gestione risorse, la tombola…) e aggiungerci quel twist che secondo loro funziona, sviluppare un sistema di gioco e solo in un secondo tempo pensare ad una ambientazione adatta.
Finito il gioco, dopo i playtest, la proposta agli editori e i playtest interni è anche possibile che l'ambientazione o la meccanica su cui tanto hai sudato venga stravolta per esigenze editoriali (quasi sempre per il meglio alla fine)
Come approccio differenziamo gli American Games (più legati all'ambientazione) il cui capostipite è Hero Quest dai German/Euro Games (più legati alle meccaniche) un buon esempio direi che è Coloni di Catan. A seconda dello stile che preferisci anche nello sviluppo di un gioco avrai un approccio diverso. Interessante notare come ultimamente lo stile francese e italiano si stia pian piano facendo strada come un ibrido dei due. Il mio consiglio è sempre giocare, giocare, giocare. In questo modo vedrai anche i giochi che provi (pubblicati o meno) con una prospettiva e una sensibilità diversa rispetto al giocatore non inventore…
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