Boh non sono esperto di marketing e nemmeno di Internet ma francamente preparare dei potenziali utenti ad un prodotto che ha un rischio abbastanza alto di non riuscire ad essere prodotto (visto che i soldi non ci sono mi pare di capire) mi sembra una perdita di tempo e controproducente per eventuali progetti futuri… ma io sono all'antica
So che giri le fiere italiane col prototipo e a parte gli apprezzamenti nulla. Dopo tutti questi anni di osservazioni di vari editori saprai tu come devi muoverti per farlo funzionare (se cambiare, togliere ecc…).
Tornando a kickstarter/indiegogo e simili…
I progetti di crowdfunding di successo sono quelli che hanno alla base uno studio sulla produttibilità e hanno fatto tutti i calcoli giusti per soddisfare la domanda iniziale che ne deriverà. Se l'idea è ben spiegata e tira avrà successo ma deve soddisfare le aspettative create altrimenti bruci tutto il vantaggio acquisito.
Secondo me questo modo di usare il crowdfunding anche se legittimo è un po' deleterio per gli editori veri (ma qui dovrebbero dire loro la loro opinione) visto che si abbatte il concetto di rischio di impresa, pian piano tutti (anche gli editori stessi anche se sarebbe illegale) ne stanno approfittando e vedremo a tempo debito se il mercato (e le imprese) ci avranno davvero guadagnato o se il mondo dei giochi da tavolo ne risulterà infine impoverito…
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