Rispondi a: Premio Archimede 2012

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#27128
Carlo
Partecipante

buongiorno,
riporto, pari pari, la risposta di Leo Colovini – Studiogiochi
(ha provato a postarla lui stesso ma ha avuto problemi con l'account)


– riteniamo che le regole attuali, ovvero partecipazione aperta formalmente a tutti, ma “filtro” naturale rappresentato dall'automatica cessione dei diritti di opzione, sia la formula ideale per garantire gli esordienti ed al tempo stesso mantenere un livello qualitativo eccellente.

– E' vero che quest'anno Simone Luciani, una vecchia conoscenza, si è aggiudicato primo e secondo posto (evento peraltro mai verificatosi prima), ma è anche vero che è la prima volta che Simone vince, dopo parecchi tentativi e ci piace pensare che il suo percorso di crescita dipenda proprio dall'aver partecipato tante volte al premio Archimede.
Il terzo posto è stato occupato da Nestore Mangone che non mi risulta essere un autore famoso, così come David Zanotto che ha vinto il premio IDG con il suo 5° posto. Luca Bellini non è mai entrato prima d'ora nei 15, quest'anno ha piazzato due giochi, uno arrivato 4° e l'altro arrivato 14°.
Ottavi Ciro Facciolli e Sara Rubino al loro primo gioco in assoluto!
infine anche Rigolone e Sparpaglione (9° e 13°) mi risulta siano esordienti assoluti, così come il 15° Jim Dratwa. Quindi la quindicina non è affatto stata appannaggio dei soliti noti, ma al contrario per 7 autori su 14 (8 giochi su 15) si è trattato della prima volta in finale. 

– Escludere un autore solo perchè ha già pubblicato un gioco o perchè è già entrato in finale significherebbe ridurre il livello di eccellenza del premio e questo non farebbe che danneggiare gli esordienti stessi perchè, come giustamente ricordato da qualcuno, è proprio l'alta qualità dei giochi ad attirare una giuria così importante e prestigiosa in grado di tramutare direttamente tanti sogni in realtà.
Se impedissimo ai Mori, Luciani, Saragossa o Berardi di partecipare probabilmente non riusciremo a presentare ai giurati dei giochi di livello sufficientemente elevato e molti dei giurati non avrebbero più motivo di farsi schiavizzare per una settimana spendendo fior di quattrini in viaggi e alberghi. In questo caso gli autori esordienti avrebbero forse maggiori chances di vincere il premio, ma molte meno di vedere il loro prodotto pubblicato.

– Ricordiamo che studiogiochi non ha nessuna influenza sulla classifica finale (a parte il voto di De Toffoli) e che la scelta dei 15 viene effettuata dalla giuria di selezione senza considerare i nomi degli autori, ma soltanto la qualità dei giochi. Ovviamente, siamo persone umane e possiamo commettere errori. Inoltre i giochi vengono giocati in momenti diversi, con stati d'animo diversi, quindi è possibile che i voti che ricevono e che poi determinano la classifica, non siano del tutto oggettivi, ma facciamo del nostro meglio per renderli tali.

– Per quanto riguarda il premio Izzo, non è la prima volta che viene assegnato al di fuori della 15^ (anche Memomat nel 2010 non era nella quindicina). Il premio Izzo non è infatti un premio che viene assegnato al miglior gioco, ma a quello che De Toffoli e Zaccariotto ritengono sarebbe piaciuto di più a Sebastiano. Non è che un modo per ricordare un amico e la loro scelta è personale e insindacabile.
La decisione di attribuirlo al sindaco di Udine è stata sofferta, proprio perchè sapevamo che avrebbe prestato il fianco ad alcune critiche, ma non premiarlo solo per questo motivo sarebbe stato ingiusto. Ho personalmente proposto ai due Darii diverse alternative, ma loro hanno scelto il gioco di Nala, semplicemente perchè hanno ritenuto fosse il gioco che sarebbe piaciuto di più al loro amico. Io conoscevo appena Sebastiano quindi non posso giudicare se questa loro opinione sia corretta, ma posso garantirvi che il gioco di Nala, nella sua estrema semplicità, è un giochino davvero divertente (qualcuno l'ha anche giocato durante il party finale) oltre ad essere stato realizzato in modo davvero eccellente.

Leo Colovini

Saluti,
Carlo A. Rossi