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uhm, l'ultimo aspetto è molto interessante!! nemmeno io ci avevo mai pensato ma ora che ci penso, ragiono sempre a mente fredda sui giochi (soprattutto nuovi) che provo…anche quelli che non mi piacciono. immagino perchè mi piacerebbe essere un designer famoso……
MA COME far si che anche un giocatore (dunque non solo un aspirante autore) sia preso da tali pensieri al termine della partita??
immagino creando un gioco sufficientemente profondo da poter accorgersi di aver commesso errori o di aver fatto la mossa giusta (parliamoci chiaro, in jungle speed non c'è un granchè da ragionarci su, momenti comici a parte) e che presenti aspetti variabili ma che permettono di intavolare sia tattiche che strategie diverse, già da inizio parita.
pur non piacendomi, mi viene in mente a tal proposito 7 wonders, in cui puoi decidere se darti al VERDE o al BLU, o al GIALLO E al ROSSO, etc… mi pare che la maggior parte dei german games riesce a lasciarti questa voglia di rigiocarli intavolando nuove strategie, soprattutto quelli con poteri/punti fissi ottenibili/acquistabili (puerto rico, agricola, le havre ancora in porto, etc…)
tuttavia, persino un filler come coloretto (“dovevo rischiare di più/meno!”) o un family game come Dixit (“sono stato troppo esplicito, avrei dovuto dire QUESTO di quella carta!”) possono dare questo effetto. per cui, credo che il “trucco” sia fare un gioco in cui non è facile capire come è meglio giocare di turno in turno e di partita in partita, indipendentemente dal target del gioco.
voi che ne pensate? sono sicuro che avrete qualcosa da aggiungere, perchè la mia opinione mi pare incompleta, o comunque riduttiva.