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Ciao,
a proposito di regole semplici, una cosa che mi ripeto sempre quando sviluppo un gioco è questa: “se ci sono 2 regole, cerca di fonderle in una sola, senza che il gioco ne perda”.
Mi è capitato di verificare che, semplificando le regole, il gioco continuava ad essere giocabile, ed anzi, ne guadagnava, perché era più fluido.
Un caso a cui ripenso spesso è un gioco di percorso a quiz, destinato ad un target 8+. La meccanica era semplice: lancia il dado, muovi la tua pedina e rispondi ad una domanda. Se termini su una casella con il disegno di una carta, pesca una carta: puoi deciderla di giocarla quando vuoi, nel turno attuale o più in là.
Ebbene, i bambini di 8 anni terminavano il gioco usando le carte pochissime volte. Inoltre, poiché potevi accumulare più carte, ero costretto ad aggiungere regole ed eccezioni, tipo “puoi usare una sola carta per turno”.
Ho pensato così di semplificare il regolamento, facendo applicare la carta istanteamente, quindi nel turno in cui veniva pescata. L'ho provato nuovamente ed è andata in questo modo: i bonus venivano utilizzati tutti, i giocatori non dovevano riflettere se e quando usare una carta, il regolamento era più corto, e, soprattutto, il gioco filava più liscio!
Ciao
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)