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ciao gente! scusate se a volte torno qui, dico cose a caso e poi riscompaio
vorrei buttare un'altra idea nel pentolone:
sempre relativamente al bilanciamento, per fare un esempio pratico: in magic, io personalmente ignoro cosa fanno gli addetti ai playtest, come e secondo che logica. probabilmente è un gruppo di rettiliani di scientology o qualcosa di simile. il punto è che chiunque di noi si ritrovi a fare i conti con effetti da lanciare e costi relativi, ne esce sempre con dei grandi mal di testa.
la mia idea è:
separare chi lancia l'abilità da chi decide costo di lancio.
il punto è che se decido di comprare un chilo di pane, il prezzo mica me lo faccio da solo, ma lo decide il fornaio. sempre col paragone di magic, certe carte dicono “distruggi tutte le creature. paga 2 mana”, per fare un esempio assurdo. è ovvio che certe carte sono davvero da mettere in carcere e altre sono da compatire; ma perché il sistema alla base lo permette.
se magic fosse strutturato con il solito mazzo di carte, dove alcune carte indicano l'effetto – e solo quello, tipo “fai 2 danni” – e da qualche altra parte ci fosse scritto quanto costa per ogni giocatore fare 2 danni, pescare una carta, evocare un tipo di creatura, attivare un'abilità… bhe, non vuol dire che sia automaticamente bilanciato, ma sarebbe un inizio. il bilanciamento dovrebbe essere più semplice.
da lì in poi, si può discutere sul meccanismo alla base dell' “economia di gioco”, ovvero prezzo fisso, prezzo variabile con aste, feedback e quant'altro… ma ripeto, secondo me sarebbe già un passo avanti.
miei deliri
@roberto ho letto di dobble: non dovrebbe essere troppo complesso replicare una cosa simile.
per dire, metti che ho 10 numeri
1 2 3 .. 9 10
e voglio fare una cosa del genere: ovvero, carte con un po' di numeri sopra, in modo che ogni carta abbia almeno 1 simbolo in comune. bene. con 10 simboli diversi, devo metterne 6 su ogni carta.
in questo modo, qualsiasi coppia di carte ha almeno 2 simboli in comune.
se non ricordo male, in dobble qualsiasi coppia di carte ha UN SOLO simbolo in comune, no? ok, semplice: numero di simboli dispari. diciamo 11? 6 simboli su ogni carta. li mischio, e non è altro che una ricombinazione di 6 variabili, facendo in modo che… vabbè, ora vado a nanna, ma è una questione di ricombinazione di variabili
Ancora tu!!