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in realtà, credo che il punto sia la quantità di soldi che abbiamo per sguinzagliare avvocati. dato che noi autori non siamo miliardari… e il punto non è vincere la causa, quanto farci rodere il fegato.
il trucco starebbe nel confondere molto bene le carte. se pubblichi qualcosa di edito, ma invece di girare una lettera ne giri 50, cambi un paio di regole, grafica, magari traduci pure “dadi” in “carte”, e inverti le condizioni di vittoria…. bhe, ancora prima di denunciarmi, in bocca al lupo a capire che t'ho copiato
Esatto.
Fondamentalmente: registrare un marchio/brevetto non è una cosa inutile, è solo assurdo pensarlo per un privato, ci vogliono un mucchio di soldi e le garanzie sono minime se non hai altri soldi per supportare il tuo diritto in caso di violazione.
Registrare altro non serve perché non ti dà un diritto, il diritto ce l'hai già nel momento in cui sei autore di qualcosa. Stai essenzialmente spendendo soldi perché un terzo confermi che quel diritto è tuo… e basta, perché in caso di problemi comunque sono cavoli tuoi difenderlo. E a quel punto la domanda diventa: ma quante probabilità che nascano problemi prevedi? Chi avrebbe davvero interesse a copiare quello che hai fatto? Se non sei un colosso dell'editoria, la risposta è probabilmente “nessuno”.
Cérto