Rispondi a: Dixit mechanic??

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#32075
frankdimat
Partecipante

Perché, in Dixit, il narratore e chi indovina, prendono 3 punti….?

In poche parole, perché non si può adottare lo stesso criterio di punteggio degli altri? cioè quello che ottieni 1 pv per ogni persona che ti vota….e ovviamente, chi indovina la carta giusta ottiene anche egli gli stessi punti del narratore, cioè 1 per persona che ha indovinato.

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Non era sufficiente fare che si ricevono punti pari alle persone che ti hanno votato, e se indovini ottieni anche tu i punti ottenuti dal narratore? perché inserire i 3 punti fissi?

Ciao,
domanda interessante…
a mio parere Dixit potrebbe essere definito una sorta di pseudo-cooperativo (e aggiungerei “a manche”).
Di volta in volta si affrontano un narratore e i restanti giocatori, questi ultimi accomunati dallo stesso obiettivo, cioè indovinare la carta del narratore. Nel perseguire l'obiettivo comune ogni giocatore ragiona però isolatamente, e con una doppia identità, quella di indovinare e quella di sviare gli altri (per questo l'ho chiamato “pseudo-cooperativo”… :)).
Nei casi di comportamento uniforme dei giocatori (tutti indovinano la carta, ovvero nessuno la indovina) viene premiato il gruppo e penalizzato il narratore. Viceversa il comportamento difforme (alcuni indovinano, altri no) premia solo i singoli e il narratore.
Questo schema mi ricorda molto il famoso “dilemma del prigioniero” (http://it.wikipedia.org/wiki/Dilemma_del_prigioniero) che fu reso famoso da Douglas Hofstadter negli anni 80.
Vengono fatti due prigionieri, ognuno messo nella propria cella: se uno solo “confessa” verrà liberato, l'altro si farà invece 7 anni. Però se entrambi confessano ci sarà un leggero sconto di pena per entrambi, e se entrambi non confessano, allora si faranno solo un anno e poi saranno liberi.
Analogamente, il narratore ci va a perdere se il gruppo si comporta uniformemente, mentre guadagna se qualcuno “svia” gli altri.
Perciò un giocatore che deve indovinare la carta, deve essere allettato a sviare il più possibile gli altri per poter prendere più punti (e non solo 1 punto, ma 3 punti), così come il prigioniero potrebbe anche sperare che il suo complice non confessi se lui confessa…
Concludendo se l'idea è che occorre differenziare: 1) l'aver sviato con successo altri giocatori 2) l'aver “cooperato”, indovinando o meno la carta, come tutti gli altri 3) l'aver indovinato la carta, mentre altri non ci sono riusciti; allora risulta evidente che i punteggi devono essere rispettivamente (al minimo) 1, 2 e 3 punti, come in effetti in realtà sono.