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ovviamente il mio intervento era un pochino provocatorio (e un bastardello diciamolo pure)
spiego meglio:
Il gioco DIXIT, come altri del suo genere, è un gioco che delle “meccaniche” di votazione può fare benissimo a meno. Perchè la sua “forza” il suo “motore” non sono certo le meccaniche, ma sono i disegnini e la narrazione che si sviluppa ispirandosi ai disegnini stessi.
Quindi per questo reputo che NON sia un caso adatto da prendere in conisderazione per far “legge in materia” ne più di tanto per un attenta disamina sulle meccaniche. Ovvero non andrei a scervellarmi troppo sul perchè e sul percome, non è mica un German cervellotico.
Prendiamo un grande classico come trivial pursuit. Il “bello” del gioco sono i cartoncini con le domande e vedere se ne conosci le risposte. Il “brutto” del gioco sono le meccaniche, idiote e frustranti per un gioco dove alla fine non vince chi risponde a più domande ma chi tira meglio i dadi. Spesso in serate con giocatori saltuari mi è capitato di giocarci (costretto obtorto collo) ma dopo una mezzora si finisce per abbandonare il “gioco” e mettersi a leggere le domande a tutti insieme vedendo chi risponde correttamente ed assegnandogli un “punto” formaggino. Questo esempio per dire che avolte i giocatori tengono solo una parte del gioco quella originalee divertente e se ne fregano allegramente delle regole che ritengono sciocche o ridondanti o noiose.
Quello che mi lascia invece sempre senza parole (come già dicevo prima) è il successo commerciale (realtivo eh, stiamo sempre parlando di giochi) di questo giochillo.
Parto con un pò di qualunquismo ora: Penso che sia dovuto ad una sorta di imbarbarimento della popolazione. Parliamo tra di noi sempre di meno, e utilizziamo sempre di più mezzi non “verbali” per comunicare. ne è dimostrazione empirica ed immediata il fatto che io stia scrivendo qui, invece di parlare con voi davanti ad una bella birra!
Qualche decennio fà, senza internet e con (forse) più tempo da dedicare alle relazioni sociali, l'atto di “raccontarsi storie” era piuttosto normale. Tanto che spesso ne derivavano giochi molto “social” per usare un termine moderno, diciamo giochi di narrazione ad alta interazione che spesso strizzavano l'occhio ai veri e propri giochi di ruolo. Tali giochi non necessitavano di supporti e veninvano tramandati per via orale con regolamenti molto semplici. Penso che nella nostra infanzia ci abbiamo giocato tutti più o meno. oggi invece dobbiamo comprarci Dixit per raccontarci storie. Che tristezza. (fine del panegirico)
Il sasso è troppo forte, va meglio bilanciato
la carta va bene così, ben playtestata
firmato: le forbici