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A me piace l'idea degli appalti perché forniscono più varietà. Una domanda: se ho comprato un appalto per la realizzazione di una determinata combo di edifici, e poi quella combo la realizza un altro giocatore (per caso o apposta), io prendo lo stesso i punti scartando la carta al mio turno, o devo essere io a completare la combo per poter prendere punti? In questo secondo caso realizzare combo molto remunerative potrebbe essere difficile, specialmente giocando in tanti, perché gli avversari si ricordano più o meno gli appalti che io ho in mano (o no?).
Se si riuscisse a creare un criterio di piazzamento che giustifichi lo sviluppo della città verosimilmente sarebbe un bel giochino anche senza carte.
Ma un criterio di piazzamento che giustifichi uno sviluppo troppo verosimile non potrebbe essere d'altra parte troppo vincolante, nel senso che poi le partite potrebbero diventare troppo ripetitive perché la città tende a evolvere sempre secondo schemi simili?
Riguardo lo sviluppo, comunque, uno spunto: potresti dividere la partita in più fasi (due? tre?) caratterizzate da una diversa assegnazione dei punteggi / gettoni per le combo. All'inizio della partita fai tante pile di tessere quante sono le fasi, e si comincia a pescare dalla prima pila. Quando la pila si esaurisce il gioco entra nella fase successiva, cambia l'assegnazione dei punteggi / gettoni e le tessere si pescano dalla prossima pila.
Così facendo puoi pilotare in un certo senso lo sviluppo della città, rendendo alcune combo più remunerative di altre a seconda della fase di gioco. Un esempio (che ricalca un po' il già citato SimCity): nella prima fase di gioco le combo con tessere commerciali valgono poco, sono preferibili le combinazioni R+I; più tardi assumerebbe più importanza il commercio e ad esempio le scuole.
Potresti anche dare agli appalti un punteggio diverso a seconda della fase in cui vengono realizzati.