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allora, da un punto di vista di meccaniche:
se uno gioca senza barare, dà il punteggio che meglio crede tra 1 e 3. chi vota prende più punti se la sua opinione è condivisa.
dal punto di vista del narratore, se vuoi danneggiarlo gli dai un 2, in pratica senza infamia e senza lode. se non è l'ultimo turno di gioco, e intendi danneggiare il narratore, devi anche cercare di fare punti tu: a quel punto, con un punteggio così calcolato, è sempre un rischio e non puoi andare sul sicuro. puntando sul 2 danneggi sicuramente il narratore, ma se l'opinione condivisa è un'altra farai pochi punti per quel turno. votando 1 eviti cmq di dargli 3, ma se il racconto è stato bello rischi come prima. se invece è stata una chiara schifezza, avrai il dubbio se dare 1 o 2: basso punteggio in ogni caso per il narratore.
per il punto di vista dell'ambientazione:
psicologicamente per l'artista non è importante il “senza infamia e senza lode”, ma gli estremi. anzi, certi artisti gonfi di critiche positive si prendono un ictus per una sola stroncatura.
dico di contarlo come +1 invece che come -1 per un discorso verissimo anche oggi con quel che vediamo in tv, ma che diceva anche oscar wilde:
parla pure male di me, basta che parli di me.
facci caso, anche cercando online le cose che trovi più spesso sono O elogi O stroncature. le vie di mezzo se le filano poco tanto gli artisti, quanto tutti gli altri. imho, ovviamente
Ancora tu!!