Rispondi a: Cimento a presa rapida: Il giorno della memoria

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#32655
XtremeGame
Partecipante

Grazie Paolo per i feedback, personalmente:
Ho fatto un gioco potenzialmente divertente perché difficilmente dei bambini giocherebbero a qualcosa che non li diverte…però mi trovo d'accordo con te sul fatto che forse il gioco può far ridere e questo non aiuta a far comprendere la serietà che invece il tema meriterebbe ;(
Quello che mi preme dire è questo, giusto per chiarire:
nel mio gioco le vittime sono delle famiglie di meeple, in balia dei due ruoli ATTIVI, interpretati dai giocatori: il carnefice e l'oppositore.
Ho pensato di porre l'attenzione su questi due ruoli perché sono questi due ruoli che (in passato ed in futuro) possono fare la differenza, affinché la storia non si ripeta.
Ho volutamente inserito un giocatore che fa la parte del carnefice perché un mazzo di carte o un altro qualsiasi sistema meccanico che simulasse i cattivi mi sembrava che desse un messaggio sbagliato: “i cattivi sono gli altri; qualcosa di esterno ed estraneo….” e invece no, il carnefice (possiamo essere) noi, la storia ce lo insegna.
Ho inserito un giocatore che si oppone al regime; egli tenta disperatamente e freneticamente di salvare più meeple possibili, ma deve fare delle scelte: salvarne più possibile indistintamente, o salvare una famiglia (preservandone l'integrità) lasciando però morire tante altre persone, oppure salvare solo i bambini (o solo le donne, o solo gli uomini), o salvare la vittima che sta per essere presa dalle SS (vedi meccanica dadi)…. e allo stesso tempo deve fare i conti con se stesso, col DOLORE fisico e con la paura che il regime incute.
Da una parte dovrebbe/vorrebbe salvarne più possibile, dall'altra la paura di essere PRESO lo frena.

probabilmente, più che rievocare il tema del cimento il gioco pone l'attenzione su se stessi.
Nella parte del carnefice vai in crisi, in quanto scopri che è divertente fare l'aguzino, ma è anche brutto esserlo. è una risata (spero) amara (forse si poteva fare di più per renderla con certezza amara, altrimenti potrebbe passare il messaggio sbagliato!)
nei panni dell'oppositore, ti mette in crisi con te stesso: quanto sei disposto a faticare e a sopportare per salvare gli altri? devi fare dei sacrifici, chi sei dispooto a sacrificare? differenziando ancora di più i punteggi, esempio: bambino 1, donna 2, uomo 3, questo aspetto emergerebbe ulteriormente.

farò tesoro dei consigli! ;)