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A meno che sul sito non ci sia qualcuno che ha già fatto un progetto di crowdfunding non so chi potrebbe risponderti…
Di italiani che hanno usato kickstarter ci sono quelli di Ares con Sails of Glory (credo tramite aiuto americano).
Prova a contattarli qui: http://www.aresgames.eu
Per quanto riguarda gli stretch goal… vengono preparati prima da chi propone il progetto (ma devono essere garantiti al 100% in caso di raggiungimento di quella soglia) e sono assolutamente necessari. So che è contrario allo spirito con cui sono nati questi siti ma il pubblico ludico medio di questo tipo di siti si aspetta una certa qualità a livello produttivo (pari alle produzioni di editori medio-grandi) e un certo guadagno dal loro investimento in denaro nel progetto (metto 50$ perché ho x miniature in più… ecc ecc).
Studiati i progetti simili al tuo più di successo e guarda come hanno impostato gli stretch goal.
Visto che ormai anche case come la Queen Games si sono buttate sui kickstarter… un piccolo autoproduttore ha ben poche possibilità almeno di investire un bel po' di soldi.
Sì perché (forse l'ho già detto) una cosa che mi sembra che abbiano tutti poco chiara è che chi propone un progetto di solito ha investito a priori un tot di soldi (tanti) e cerca ora un aiuto per distribuire quel prodotto su scala più grande.
Per capirci un prodotto come Medioevo Universalis (conoscendo tutta la storia, l'impegno e l'investimento di tempo e denaro che c'è stato dietro) forse potrebbe funzionare su kickstarter (con tutte quelle espansioni fare gli stretch goal sarebbe una passeggiata). Resta il fatto che per garantire una certa qualità e una consegna in tempi ragionevoli, anche per quel gioco si dovrebbe a priori fare parecchia ricerca sui fornitori più economici, impegnandosi con loro in un salto nel buio molto prima che il progetto vada online…
www.negrotraduzioni.com