Mah, qua si entra anche nel merito del marketing e delle politiche aziendali.
Al consumatore medio, che entra in un supermercato, magari interessa poco vedere se un gioco è competitivo e se il bambino a cui lo regala si sente frustrato. Forse non se sa neanche che esistono i giochi cooperativi e compra quel gioco perché il bambino l'ha visto in televisione e l'ha chiesto a Babbo Natale, perché ha un oggetto tridimensionale/elettronico che fa molta scena, o perché gliel'ha suggerito il commesso.
Per action intendo giochi di abilità che non si fanno necessariamente attorno ad un tavolo e possono prevedere l'uso di tutto il corpo (come rincorrere un topo che va giro per la stanza). Tendenzialmente hanno un grande oggetto in plastica e non includono componenti che si trovano nei giochi da tavolo come tabellone, carte o tessere. Questa è comunque una mia catalogazione personale, quindi lascia il tempo che trova.
Ciao
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)