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mmm, non mi sono spiegato bene
(dire che no, non sono proprio favorevole agli american ^^)
diciamo che si presterebbe una roba in stile Eurpeo come dicono ora. Dadi e carte sono utilizzati come risorse e azioni disponibili, e non come “determinatori” della risucita delle azioni stesse.
sulle meccaniche di base ho già un idea o due, girano bene e sono abbastanza rodate (niente di particolarmente innovativo percarità)
fondamentalemente l'unica meccanica un pelo più “moderna” (innovativa è un parolone) è una sorta di deck building (o dice bilding se verrà fatta con i dadi come penso sia meglio) di “gruppo”.
Ovvero ogni giocatore, attraverso le scelte e le azioni del proprio turno, in qualche modo contribuisce (in positivo e in negativo) alla costruzione del pool di dadi /carte che verranno utilizzati da tutti i giocatori nel turno successivo. (devo ancora decidere se questa “contribuzione” sarà palese o nascosta, questo in base al taglio che darò al gioco, + o – bastardo)
quello che manca è la “sovrastruttura”, ovvero le micromeccaniche di collegamento e riempimento.
proprio perchè so che è difficile far arrivare l'editore sino all'ambientazione, devo “impacchettarla” anche con meccaniche gradevoli, appoggiate su materiali non eccessivi.
La metafora sul motore di prima è stata fuorviante, la correggo: Stò costruendo un automobile, ho la carrozzeria gia disegnata, ho il motore funzionante: mi manca tutto il resto ^^, dal sistema di trasmissione agli interni, dai freni alla frizione ecc…
La devo presentare ad esperti del settore, diciamo a dei concessionari: aprono il cofano e guardano il motore, poi entrano e si fanno un giro. A quel punto guardano la carrozzeria e capiscono se può piacere ai clienti.
Ecco io vorrei che la macchina non si sfasci prima di uscire dal garage ^^
Il sasso è troppo forte, va meglio bilanciato
la carta va bene così, ben playtestata
firmato: le forbici