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A guardare bene, il dilemma del prigioniero spunta (o sembra spuntare) fuori in tanti giochi, specialmente quando c'è di mezzo il bluff (Viva il re!, etc.).
Volendo proseguire con la metafora dei cartelli in economia, si potrebbe pensare un gestionale con negozi concorrenti, in cui i prezzi di 4-5 prodotti diversi sono inizialmente allineati tra i giocatori, ma ognuno ha la possibilità di tradire abbassando il prezzo di 1-2 prodotti per guadagnare quote di mercato su una certa merce. A quel punto il “tradimento” su un solo prodotto sarebbe un “peccato veniale” e potrebbe essere perdonato facilmente nell'insieme delle contrattazioni successive. Il “mercato” potrebbe essere fatto di carte coperte, con le propensioni di spesa che vengono svelate dopo che i prezzi siano stati fissati. Si tratta in fin dei conti di basi di microeconomia … vi viene in mente qualche gioco che usa questa meccanica?
600 - il Secolo di Ferro, il gioco di carte storico per le scuole medie!