Rispondi a: Considerazioni di un autore dilettante alla seconda raccolta fondi fallita.

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Stef
Partecipante

Hola. Qualche consiglio al volo.

Personalmente non avrei comprato il gioco semplicemente perché la campagna è impostata in modo pessimo, a partire dal logo che sembra più quello di un videogame anni '80.

Quindi:
– Mettici un bel logo e magari piazza sul gioco un'ambientazione, anche posticcia al massimo. Cioè, vai a vedere giochi come Apotheca: astratto, ma con un bel tema e una grafica appariscente. Investi su quello, “vesti” un po' quel gioco.
– Il gioco è comunque presentato malissimo, a partire dal “sottotitolo” della campagna: “The purpose is to compose the largest number of “tic tac toe” with the tiles on which it’s indicated a numeric value and gain scores.”. Cioè, è ospedaliero, come attrattiva. Prova con qualcosa tipo “Un originale gioco astratto che rivoluziona il classico tris” o roba simile, cerca di incuriosire anziché svilire con una frase troppo “fredda”.
– L'inglese! Per una campagna internazionale è quantomeno importante che il testo non contenga errori. Lo dissi in passato per Nova Aetas (anche in quel caso, due fallimenti in crowdfunding) e lo ridico ora: è importante curare l'inglese nelle campagne, altrimenti ci si presenta proprio col biglietto da visita sbagliato.
– 4 schermate di testo e nemmeno 1 immagine del gioco. Cosa sto comprando? Come si presenta? Quanto c'è di pronto? Ok che il gioco è astratto, ma non deve essere così astratta anche la campagna. ;)
– Reward: troppi. Per un gioco di questo tipo mettine 2/3 e fermati li. E' un gioco sconosciuto da una casa editrice sconosciuta: chi vuoi che compri la maglietta? Idem l'offerta per lo sviluppo dell'App. Concentrati sul gioco: edizione base, edizione deluxe con qualcosina extra e via così. Già il solo fatto che i livelli di reward non abbiano un titolo è bruttino, in un mondo in cui spesso sprizzano per creatività e simpatia.
– Stretch Goal: ho letto tre volte la campagna per capire cosa bisognava finanziare. Non si capisce niente: se il target è così basso che significano, ad esempio, gli stretch goal da 12.500 e 35.000? Tutto spiegato malissimo, non invoglia per nulla ad aprire il portafogli.

Scusate la durezza dei commenti, ma credo che approcciare un mondo così competitivo e vivo richieda da parte di chi crea progetti un po' di studio di come funzionano gli strumenti che si vuole usare, altrimenti si può provare anche 10 volte senza riuscire.

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Stefano "Stef" Castelli